Youth Wellbeing in a Technology Rich World: la comunità come occasione per raccogliere feedback e confrontarsi

di redazione

Youth Wellbeing in a Technology Rich World: la comunità come occasione per raccogliere feedback e confrontarsi

Youth Wellbeing in a Technology Rich World: la comunità come occasione per raccogliere feedback e confrontarsi


di Alessandra Carenzio

Carrie James e Mizuko Ito hanno da poco reso disponibile, in forma aperta, un volume che raccoglie alcuni saggi su un tema di rilievo. “Youth Wellbeing in a Technology Rich World” è il titolo della raccolta di saggi che – ad una prima lettura – ci sembra interessante per tre motivi.

Il primo: aggiornarsi rispetto a un tema molto rilevante per tutti, dagli insegnanti ai genitori, dai decisori politici agli educatori. Come si evince dalla premessa nel sito di lancio del volume (traduzione nostra):

La relazione tra il benessere dei giovani e l’uso della tecnologia è un campo di crescente preoccupazione – e di contesa. La crisi della salute mentale degli adolescenti ha amplificato il dibattito fino a un punto critico. Sebbene affascinante nella sua semplicità, la relazione tra l’uso della tecnologia e il benessere non può essere ridotta alla domanda se i social media siano buoni o cattivi. I fattori di stress che i giovani affrontano si estendono sia in contesti online che offline e includono povertà, pressioni scolastiche, ansia per la situazione climatica, il rapporto problematico con le droghe (nell’originale, “l’epidemia di oppioidi”), molestie e polarizzazione politica. Forme specifiche di contenuti digitali e interazioni online possono amplificare questi fattori, così come mitigarli. Riconoscere la diversità delle esperienze giovanili e identificare come le varie tecnologie vengano utilizzate in attività e contesti specifici sono punti di partenza cruciali per porre domande più informate e sviluppare soluzioni efficaci. Questa raccolta di saggi offre intuizioni di ricerca, prospettive critiche e quadri per informare un dibattito pubblico maggiormente basato su prove, radicato e produttivo.

Carrie James and Mizuko Ito

Il secondo: la prospettiva assunta dagli autori e dalle curatrici, ad una prima lettura, si connette alle recenti decisioni del Ministro rispetto al divieto degli smartphone a scuola. Pur non essendo questo il nodo, è l’essenza del volume che ci sembra interessante:

Questo volume è nato come parte di uno sforzo per orientare la conversazione su giovani, tecnologia e benessere in direzioni produttive, superando le stanche e improduttive accuse contro la tecnologia e la fissazione su soluzioni universali che spesso fanno più danni che benefici. Speriamo che la raccolta possa interessare un pubblico interdisciplinare di studiosi, designer, educatori e altri professionisti, nonché decisori politici preoccupati per il benessere dei giovani in un mondo ricco di tecnologia.

Carrie James and Mizuko Ito

Il terzo è relativo alla modalità di coinvolgimento della comunità di ricercatori ed esperti: il contributo, infatti, viene reso disponibile per raccogliere commenti, feedback, riflessioni migliorative. Come ben si evince dalla pagina di presentazione:

Il nostro invito e richiesta: stiamo pubblicando questa raccolta come un “lavoro in corso” per raccogliere revisioni e commenti da parte di colleghi e stakeholder che sono impegnati nel benessere dei giovani mentre crescono con smartphone, social media, spazi di gioco e altre tecnologie digitali. Questi sono temi di grande attualità per molti giovani, caregiver, educatori, decisori politici, giornalisti, clinici e ricercatori, e accogliamo con favore una diversità di prospettive e competenze in risposta a questo lavoro.

Carrie James and Mizuko Ito

A questo link è possibile accedere ai contributi, in forma “pre-print”: https://wip.mitpress.mit.edu/youth-wellbeing?breakCache=1720552656.

Ci sembra un’occasione intelligente per aprire la discussione, contribuire con le proprie risorse e “usare” la comunità scientifica e professionale come supporto disteso, informato (oltre clamore e lassismo) e interessato.

La scadenza è lunedì 30 settembre 2024.

Univ. Cattolica del Sacro Cuore
Largo Fra Agostino Gemelli, 1 - 20123 Milano
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