“Creatività, educazione, territori. Il lavoro creativo per favorire la partecipazione” è il tema del seminario che ha concluso il primo semestre dei corsi dedicati ai temi della didattica per gli studenti frequentanti il corso di laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione.
Alessandra Carenzio (per il corso di Elementi di didattica e pedagogia speciale), Simona Ferrari (per il corso di Progettazione didattica e delle attività speciali) e Stefano Pasta (per il corso di Metodologie delle attività formative e speciali) hanno offerto agli studenti la possibilità di riflettere su tre modalità diverse per attivare creatività e partecipazione nei destinatari. Lo hanno fatto attivando per primi una didattica collaborativa: hanno infatti reso disponibile un breve video relativo a ciascun progetto, chiesto agli studenti di visionarlo e produrre domande ad hoc condivise tramite una bacheca in Padlet, unica per i tre corsi.
Durante il seminario in aula i tre relatori hanno tracciato un filo rosso rispondendo ai quesiti degli studenti.
Apre il pomeriggio Francesca Gentile, Project leader Artoo della cooperativa sociale Alchemilla, raccontando come, grazie al simpatico orso Artoo, si possa avvicinare l’infanzia all’arte. Grazie alla dimensione simbolica dell’arte e alle risorse educative fisiche e digitali progettate e studiate appositamente, i bambini e le bambine si esprimono liberamente, raccontando agli altri bambini e a tutti gli adulti interessati ad ascoltarli ciò che emerge e suscita dalla visione del quadro.
Segue l’intervento di Ulderico Maggi, presidente della cooperativa sociale ABCittà, che propone una riflessione attorno al tema della Biblioteca Vivente. Un metodo innovativo per promuovere il dialogo, anche interculturale, ridurre i pregiudizi e favorire la comprensione reciproca grazie all’incontro. Con la Biblioteca Vivente, i “lettori” possono entrare in contatto con persone con le quali nella vita quotidiana non avrebbero occasione di parlare e confrontarsi.
Conclude Eleonora Mazzotti, collaboratrice di Cremit, mettendo a tema l’aspetto peer e media educativo nella formazione degli adolescenti chiamati a vestire i panni di tutor digitali dei loro nonni. Una formazione giocata sulle 7 funzioni del digitale rilette in chiave etica, critica ed estetica. Il percorso si inserisce in un progetto con Fondazione Golgi Cenci di Abbiategrasso.
Per approfondire:
- Al link è possibile prendere visione del convegno: https://youtu.be/X4xw1e53qOo
- Per approfondire è possibile consultare: https://alchemillalab.it/artoo02/
- Per scaricare l’app di Artoo: https://play.google.com/store/apps/details?id=com.alchemilla.artoobear&hl=it&gl=US&pli=1 https://www.cremit.it/cybernonni-e-cybertutor-si-diventa/
- Canale Cremit/Youtube: https://www.youtube.com/@Cremit1