Together for a better Internet.

di Alessandra Carenzio

Together for a better Internet.

Together for a better Internet.


di Alessandra Carenzio e Federica Pilotti

Si è celebrata martedì 8 febbraio, in contemporanea in oltre 100 nazioni di tutto il mondo, la giornata mondiale per la sicurezza in Rete (Safer Internet Day) istituita dalla European Commission.

CREMIT è parte del gruppo che, da qualche mese,  si occupa della produzione dei contenuti per la riflessione e la sensibilizzazione sul tema, insieme a tutti i partner coinvolti (Save the Children, Telefono Azzurro, Cooperativa EDI) in Generazioni Connesse.

Nel corso della mattina, durante l’evento mainstream, si sono intervallate alcune voci autorevoli.

La Garante per l’infanzia e l’adolescenza Garlatti ha evidenziato nel proprio intervento alcune parole chiave: “regolare, educare, non vietare. Il Comitato ONU lo ribadisce: l’ambiente digitale è un’opportunità, come ben chiaro anche dalla collaborazione con la consulta dei ragazzi. I ragazzi chiedono di usare internet per socializzare, di usarlo di più a scuola, di usarlo anche con le persone con disabilità, ci chiedono di poter navigare sicuri”.

Tutto passa dal supporto all’educazione digitale degli adulti, non solo dei ragazzi, aspetto importante che chiude l’intervento.

I saluti del Ministro Bianchi lanciano altre due parole chiave: “pensare e costruire” e, come ribadito poco sopra, si tratta di parole che valgono per tutti, non solo per i ragazzi. Cosa deve fare la scuola? “Deve ragionare di più: le competenze digitali non sono solo la capacità di sapere usare lo strumento (lo si deve conoscere, governare, controllare – lo smart sei tu – in maniera responsabile)”. Prosegue il Ministro: “la scuola non fornisce informazioni a chi ne ha poche, ma a chi ne ha molte: navigare implica saper fare, sapere dove andare, saper governare e agire in modo consapevole. La scuola ti aiuta a farlo, non solo pensando agli strumenti”.

E chiude con una battuta che da tempo sosteniamo nelle nostre attività: la cittadinanza digitale è la cittadinanza.

Patrizio Bianchi
Ministro dell’Istruzione della Repubblica Italiana

Cioffi, Presidente Consiglio Nazionale Utenti AGCOM ribadisce l’importanza di creare sinergia: “AGCOM farà una consultazione con gli operatori per rimettere a punto linee guida a tutela dei diritti, coinvolgendo social e operatori, tutti coloro che possono portare un contributo”.

Anche Caffo (Telefono Azzurro) torna al tema della didattica, lanciato da una delle studentesse dello Youth panel che chiede: “giochi e videogiochi sono integrati nella didattica, così come l’uso di Internet e di piattaforme che insegnano e intrattengono. In che modo il gioco supporta la didattica?

La risposta è chiara: “il videogioco è una grande opportunità, un’occasione che occorre però anche una base di conoscenza per usare e costruire percorsi ludici (non solo consumatori)”, evidenziando la necessità di attivare i ragazzi, di non essere semplicemente users ma attori capace di usare e creare con i linguaggi del contemporaneo.

Ernesto Caffo
Fondatore e presidente di S.O.S. Il Telefono Azzurro ONLUS e Fondazione Child

Il pomeriggio, invece, ha coinvolto gli insegnanti e gli educatori con la presentazione del nuovo kit didattico pensato da Generazioni Connesse e disponibile nel portale. 

Fig. 1 – Una pagina del nuovo Kit didattico presentata nel sito di “Generazioni Connesse”

Due le novità, evidenziate da Alessandra Carenzio (che con Federica Pilotti ha coordinato i lavori fronte CREMIT, all’interno del gruppo di lavoro): “pensando al kit abbiamo adottato il metodo EAS (episodi di apprendimento situato), promosso da Pier Cesare Rivoltella (a ottobre si festeggerà il decennale del metodo). L’EAS è diventato l’orizzonte di progettazione delle schede didattiche pensate per la scuola, il metodo consente di situare le conoscenze, di usare i contenuti, di pensare attraverso la produzione di artefatti cognitivi insieme ai compagni, ma anche di riflettere su quello che facciamo”. La logica cuce insieme tre azioni: anticipare, produrre e riflettere. 

La seconda novità, prosegue, “è relativa ai destinatari, non solo la scuola primaria e secondaria ma anche la scuola dell’infanzia, per intraprendere fin da piccoli un percorso progressivo capace di costruire – nel tempo – consapevolezza e responsabilità”.

Le “schede progettate”, dunque, sono basate sul metodo EAS e su un secondo pilastro, ovvero il Digcomp 2.1, presentato da Federica Pilotti.

Il documento DigComp 2.1, messo a disposizione dalla Commissione Europea nel 2017, descrive le competenze digitali attese per i cittadini del XXI secolo e ha rappresentato per il kit didattico uno strumento di mappatura della dimensione della competenza digitale da sviluppare e del livello di padronanza della stessa, proprio in funzione delle schede progettate.

Questo framework è da considerarsi non solamente come rubrica di valutazione per comprendere il percorso dello sviluppo della competenza digitale, ma anche un potente strumento di progettazione.

La competenza digitale, ridefinita proprio dalle RE del 2018, è stata qui osservata in tutte le sue dimensioni, che a loro volta sono state descritte e suddivise in aspetti, per un percorso di sviluppo in otto livelli osservati nelle tre aree di acquisizione di apprendimento (complessità dei compiti, autonomia nel portarli a termine, dominio cognitivo). Tale etichettatura di ogni “scheda progettata” consente al docente di comprendere “come e dove” sta lavorando con l’azione didattica proposta, all’interno della quale  rintraccia la dimensione (dimensione 1) su cui si agisce attraverso il lavoro proposto e l’aspetto specifico (dimensione 2) e il livello di padronanza. 

Fig. 2 – Esempio di utilizzo del DigComp2.1 nella Scheda didattica progettata

Il kit costruito comprende, al momento, 20 contenuti teorici, da immaginare come cornice, come stimolo o come supporto al lavoro didattico e di ricerca degli insegnanti, e quasi altrettante schede didattiche, che ciascuno può adattare al proprio contesto e al proprio stile di lavoro in classe.

Non si tratta di materiali “chiusi”, ma di un inizio che prevederà la collaborazione con un panel di insegnanti, ma anche la progressiva costruzione di nuovi contenuti, già in corso di stesura insieme al gruppo di Generazioni Connesse.

Durante tutto il mese di febbraio le scuole interessate a partecipare ad attività formative e di sensibilizzazione relative all’uso consapevole degli strumenti digitali potranno trovare informazioni relative agli eventi organizzati da associazioni, istituzioni ed aziende sul sito www.generazioniconnesse.it/site/it/2022/02/08/sid-safer-internet-day-2022/

Per informazioni relative ai diversi eventi organizzati in tutto il mondo è possibile consultare il sito della Commissione Europea dedicato alla giornata: https://www.saferinternetday.org/

Il claim è ormai un mantra: “Together for a better Internet”, perchè #laretesiamonoi.


Per approfondire:

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