di Angelo Bertolone
Nella splendida cornice dell’Eremo di Bienno, si è svolta la Summer School per gli insegnanti di religione cattolica (IdRC), un evento di grande rilevanza dal titolo: “Tutto è ‘dato’? Intelligenza artificiale (IA) e insegnamento della religione cattolica (IRC)”.
Questa iniziativa ha avuto come obiettivo quello di esplorare le intersezioni e i contributi reciproci tra l’IA e l’IRC, un tema di grande attualità e importanza.
La prima giornata è stata inaugurata con i saluti e l’introduzione da parte del responsabile per l’IRC, prof. Giovanni Ghidinelli, e dell’assistente pastorale della sede di Brescia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, prof. don Mauro Cinquetti. Subito dopo, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di assistere a tre relazioni fondamentali:
– L’intelligenza artificiale ci cambia l’esistenza? – Il prof. Federico Manzi ha offerto un’introduzione coinvolgente su come l’IA sta trasformando vari aspetti della nostra vita quotidiana.
– Algor-etica dell’intelligenza artificiale – Il prof. don Alessandro Mantini ha approfondito le implicazioni etiche degli algoritmi e dell’IA, sottolineando l’importanza di una riflessione morale in merito al contesto tecnologico contemporaneo.
– La digitalizzazione come sfida educativa – La prof.ssa Simona Ferrari, coordinatrice del nostro centro di ricerca, ha esplorato le opportunità e le sfide che la digitalizzazione presenta attualmente nel campo dell’educazione, offrendo un’analisi dettagliata delle dinamiche educative correnti.
Nel pomeriggio, l’attività laboratoriale è stata condotta dal CREMIT e il prof. Angelo Bertolone ha proposto ai corsisti un laboratorio dal titolo: “Intelligenza artificiale e sapienza del cuore”.
Ispirato dal messaggio di Papa Francesco e dagli approfondimenti presenti nel libro curato da Vincenzo Corrado e Stefano Pasta (edito da Morcelliana Scholè), frutto della lunga collaborazione tra l’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI e il Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Innovazione e alla Tecnologia (CREMIT) dell’Università Cattolica.
Un momento laboratoriale molto apprezzato, che ha coniugato momenti di analisi, produzione digitale e riflessione sulle tematiche in gioco; un approccio riflessivo e pratico che ha permesso ai partecipanti di confrontarsi direttamente con le principali applicazioni di IA e proiettarle nella propria realtà didattica, favorendo una comprensione più profonda del suo impatto e delle sue potenzialità.
La seconda giornata della Summer School è stata altrettanto intensa e ricca di contenuti. Dopo i saluti iniziali del direttore dell’ISSR promosso dalla sede di Brescia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, prof. mons. Raffaele Maiolini, e del responsabile per la scuola, prof. Davide Guarneri, la mattinata ha visto un approfondimento dedicato al rapporto tra intelligenza artificiale e dimensione spirituale:
– IA e spiritualità – Il prof. don Luca Peyron ha offerto una riflessione profonda su come l’intelligenza artificiale possa influenzare e interagire con la dimensione spirituale.
Nel pomeriggio, l’attenzione si è spostata su aspetti più pratici:
– L’IA a scuola: suggerimenti pedagogici – Il prof. Luciano Pace (curatore del blog “Ora Di Pace”) durante il suo intervento ha suggerito alcune riflessioni di tipo pedagogico-didattico sull’impiego della IA per l’insegnamento e l’apprendimento scolastico, in modo particolare nell’IRC. Un’esercitazione didattico-metodologica ha concluso la giornata, permettendo ai partecipanti di sperimentare attivamente l’uso dell’IA nell’insegnamento della religione cattolica.
Si è trattato, dunque, di due intense giornate di formazione e approfondimenti sul rapporto tra intelligenza artificiale e insegnamento della religione cattolica, per sperimentare attivamente i possibili rischi e le grandi potenzialità offerte dall’impiego delle nuove tecnologie in ambito scolastico.
“La Summer School tenutasi presso l’Eremo di Bienno – afferma il prof. Giovanni Ghidinelli, responsabile per l’IRC della Diocesi di Brescia – ha rappresentato un’occasione preziosa di confronto e crescita, dove abbiamo potuto esplorare insieme le sfide e le opportunità che l’intelligenza artificiale offre all’insegnamento della religione cattolica. Le competenze acquisite e le riflessioni condivise dai nostri insegnanti saranno importanti anche per il nostro lavoro futuro a livello didattico, concentrato non solo sull’integrazione di tecnologie avanzate nelle lezioni in aula, ma anche sulla creazione di ambienti educativi inclusivi e orientati alla formazione integrale degli studenti. Come IdRC, infatti, vogliamo contribuire a preparare le nuove generazioni ad affrontare con consapevolezza le complessità del mondo di oggi, mantenendo saldi i principi di umanità, solidarietà e rispetto verso il prossimo.”
