Si rafforzano o si indeboliscono i legami all’epoca dei social media? Lo abbiamo chiesto a due studiosi che per CREMIT sono da sempre una fonte importante per interpretare la socialità nel Web 2.0
Mario Morcellini, commissario dell’Agcom e professore ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università Sapienza di Roma, sostiene che, da un punto di vista qualitativo, si moltiplicano, ma “si smagnetizzano” per intensità e forza. Per evitare una “claustrofobia dell’io”, propone di ripensare drasticamente il ruolo dell’educazione, rilanciandone l’ethos.
Qui la videorisposta di Morcellini sui nostri canali Cremit Vimeo e Youtube.
Per Pierpaolo Donati, professore ordinario di Sociologia alla Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna, i legami sociali nel tempo dei personal media cambiano radicalmente, indebolendosi: “Con i social media – dice – si vive sempre di più all’esterno, ma questo sottrae tempo alla conversazione interiore e alla riflessività personale. Aumentano così le relazioni, ma non i legami sociali”. Il teorico della “sociologia relazionale” riflette poi sul concetto di ibridazione delle identità e relazioni nei media digitali, alla luce della combinazione tra il pensiero analogico e la logica più evanescente del digitale.
Qui la videorisposta di Donati sui canali Cremit Vimeo e Youtube.
Le videointerviste, realizzate da Iole Galbusera, si sono svolte durante il convegno “Legami sociali e stili comunicativi di comunità” (qui i link diretti all’evento e alla sua rassegna stampa), nell’ambito del progetto “Le relazioni sociali al tempo dei personal media nella realtà ecclesiale italiana. Soggetti, reti e opportunità di intervento pastorale, comunitario, educativo” dell’Università Cattolica.