Premio SIREM 2022 a un progetto Cremit

di Iole Galbusera

Premio SIREM 2022 a un progetto Cremit

Premio SIREM 2022 a un progetto Cremit


Durante l’ultima giornata del Convegno SIREM 2023 (Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale) dal titolo New Literacies. Nuovi linguaggi, nuove competenze che si è svolto presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma, il Premio SIREM 2022 è stato attribuito a Simona Ferrari e Salvatore Messina per il progetto del nostro centro di ricerca “Pratiche di assesment al tempo dell’emergency teaching: il caso della scuola secondaria di secondo grado“. Si tratta di un contributo presentato durante il Convegno SIREM 2022.

Motivazione: L’articolo presenta i risultati di uno studio longitudinale condotto su un gruppo di insegnanti di una scuola secondaria di secondo grado a Milano, al fine di analizzare le modifiche nelle pratiche valutative adottate dai docenti in diverse fasi del periodo pandemico. L’argomento trattato è in linea con gli obiettivi e gli interessi della SIREM, dimostrando originalità e innovazione nel campo di studio.
La ricerca si distingue per il rigore metodologico e per il significativo contributo nell’ambito di studio.

Qui, di seguito, riportiamo per intero l’abstract:

Pratiche di assessment nella scuola secondaria di II grado: uno studio di caso (nota 1)
di Salvatore Messina (2) e Simona Ferrari (3)

Keywords: Valutazione Diffusa, Higher Education. Remote Emergency
Teaching.

  1. Introduzione

Il passaggio alla DAD in periodo pandemico da Covid-19 ha costretto i
docenti delle scuole italiane a spostare l’azione didattica in ambiente online.
Dal mese di marzo 2020 al mese di aprile 2021 i docenti e gli studenti di tutto il Paese hanno dovuto districarsi tra Direttive Ministeriali e circolari scolastiche per adeguarsi a forme di remote teaching a cui non erano preparati. La necessità, nei contesti formativi e scolastici, è stata quella di forzare la progettazione e valutazione per competenze integrando, senza ulteriori rimandi, il digitale.

In questo contributo si presentano i dati di una ricerca longitudinale con-
dotta su un gruppo 32 di docenti di posto comune e di sostegno di una scuola secondaria di II grado ad indirizzo tecnico e professionale della città Metropolitana di Milano.

Nota 1 Sebbene il contributo rappresenti il risultato congiunto dei due autori, Salvatore Messina ha scritto il paragrafo §2, Simona Ferrari ha scritto i paragrafi §1e §3.

Nota 2 eCampus University, Novedrate, Italy
Nota 3 Catholic University of the Sacred Heart, Milan, Italy
salvatore.messina@uniecampus.it
simona.ferrari@unicatt.it

2. Materiali e metodi

La ricerca indaga su cosa cambia nella rappresentazione e nelle pratiche
valutative dei docenti se si forzano le richieste di valutazione in setting online.
Per la rilevazione di tali informazioni, si adotterà lo strumento Assessment’
practices [4] articolato in due sezioni: anagrafica (a) e pratiche di assessment (b).

Oltre ai dati che ci consentono di profilare i docenti sul piano della formazione specifica, anni di servizio e discipline insegnate, il cuore dello strumento è costituito da sei batterie che indagano sui seguenti aspetti:

a) la batteria principale dello strumento è quella formulata e validata a partire dal costrutto di Hadji [5] e le riflessioni di Bellomo [2] sull’assessment for learning, ovvero l’insieme di pratiche valutative che spostano sul piano formativo le azioni del docente; suddetta scala è orientata a rilevare se le pratiche valutative dei docenti sono volte allo stimare i risultati raggiunti, apprezzare i risultati realizzati o comprendere, ossia interpretare e attribuire significato a quanto emerso dagli studenti.

b) La seconda batteria rileva le Cognizioni dei docenti legate al momento
della valutazione individuate da Bellomo [1];

c) Nella terza e nella quarta batteria troviamo gruppi di domande formulate sui contributi di Stiggins [6] riguardo al Tempo speso dai docenti per la valutazione degli apprendimenti nonché sulla stima di tempo impiegato dal docente per la progettazione di prove e modalità valutative e del tempo impiegato per valutare gli alunni.

d) La quinta batteria contiene domande che indagano le tipologie di strumenti e procedure utilizzate dagli insegnanti per accertare e valutare il profitto degli alunni nei diversi settori di apprendimento.

e) La sesta batteria indaga sui criteri utilizzati dai docenti per l’elaborazione di una valutazione finale.

f) L’ultima batteria di domande indaga sui problemi riscontrati dal docente durante la valutazione.

Lo strumento viene somministrato al campione di ricerca in tre momenti
diversi:

  1. marzo-aprile 2020, inizio del periodo pandemico da Covid-19 in assetto di DAD (T1), con riferimento alle pratiche valutative adottate solitamente nel processo di valutazione;
  1. febbraio-marzo 2021, in setting di DDI con alternanza presenza-
    distanza (T2), con riferimento alle pratiche valutative adottate nel periodo di DAD;
  1. febbraio-marzo 2022, in setting di presenza (T3), con riferimento
    alle pratiche valutative adottate in assetto di DDI.

I tre momenti sono accompagnati da una specifica formazione interna sulla progettazione e valutazione di attività per competenze, in linea non soltanto con le indicazioni ministeriali giunte nel periodo pandemico, ma specificamente su quanto previsto nel decreto legislativo n.61 del 2017 e Decreto direttoriale n.1400 del 2019.

Il primo momento di formazione metodologico-didattico si avvia nel mese di febbraio 2020, il secondo nel mese di ottobre 2020 e il terzo nel mese di novembre 2021. Si aggiungono al presente panorama due formazioni specifiche (aprile 2020 e aprile 2021) sulle tecnologie digitali a supporto del processo di insegnamento-apprendimento.

  1. Discussione dei risultati

L’analisi dei dati dei tre momenti restituisce importanti e sostanziali modifiche delle pratiche valutative agite dai docenti, registrando un miglioramento delle stesse tra l’avvio e la fine della ricerca. La tendenza del campione è però quella di utilizzare le pratiche valutative (strumenti, modalità e approcci) tipiche della valutazione di tipo formativo e formatrice nel passaggio dalla presenza alla distanza (T1 a T2), per poi in parte ritornare tradizionali e consolidate pratiche valutative (T2 a T3).

Bibliografia

  1. Bellomo L.: Il processo di valutazione nel contesto scolastico: uno studio esplorativo sulle credenze e le pratiche didattico-valutative di un gruppo di insegnanti della scuola primaria. Formazione e insegnamento, 11(1), 167-174 (2013).
  1. Bellomo L.: Assessment for learning: solo teoria o anche pratica? Rappresentazione della valutazione negli insegnanti e pratiche valutative, Formazione e insegnamento, 14(3), 231-242 (2016).
  1. Cavalli, A., Argentin, C.: Gli insegnanti italiani: come cambia il modo di fare scuola.
    Terza indagine dell’Istituto IARD sulle condizioni di vita e di lavoro nella scuola italiana. Il Mulino, Bologna (2010).
  2. Ferrari, S., Messina, S.: Pratiche di assessment: un questionario per sviluppare la literacy dei docenti, in Lucisano P, L. P. (ed.), Ricerca e Didattica per promuovere intelligenza, comprensione e partecipazione, pp. 599-614. Pensa MultiMedia, Lecce (2021). [http://hdl.handle.net/10807/182772]
  1. Hadji, C.: La valutazione delle azioni educative. Els La Scuola. Morcelliana, Brescia (2017).
  2. Stiggins R.J.: Revitalizing classroom assessment: The highest instructional priority.
    Phi Delta Kap pan, 69(5), 363-368 (1988).

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