di Alessandra Carenzio
La collaborazione tra Università Cattolica e Avvenire prosegue anche quest’anno con nuove risorse didattiche per la scuola primaria nella cornice di Popotus e dei contenuti digitali legati alla proposta editoriale. L’esito del lavoro dello scorso anno è raccolto in questo nuovo ebook, curato da Alessandra Carenzio, che raccoglie i materiali costruiti nel corso dell’anno scolastico 2023-2024 nell’ambito dell’iniziativa Popotus in classe.
Marco Girardo, Direttore di Avvenire, evidenzia il senso del lavoro nella premessa alle risorse:
Avere un ruolo informativo e di conseguenza formativo presso le ultime generazioni è una priorità della nostra linea editoriale. Non solo attraverso il quotidiano a misura di bambini, ma anche mediante una serie di iniziative sinergiche e integrate alla lettura dell’inserto, tutte realizzate nell’ottica dell’inclusione di cui Avvenire è dalla nascita portavoce e sostenitore
Marco Girardo
Un lavoro che prova a unire la ricerca e la scuola, come evidenziato da Domenico Simeone, Preside della Facoltà di Scienze della Formazione:
L’incontro con la scuola è un tassello decisivo per un’istituzione come l’università, da tempo impegnata nella formazione dei futuri insegnanti e nell’aggiornamento dei docenti in servizio. Una missione che si alimenta grazie alla ricerca, allo studio e, come in questo frangente, alla costruzione di momenti di ascolto della scuola, di finestre di conoscenza, di attivazione di percorsi sul campo.
Domenico Simeone
L’ebook rappresenta un contenitore di materiali didattici studiati (EAS, micro progettazioni, proposte di educazione alla lettura, una rubrica sull’inclusione, un podcast dedicato ai temi del digitale e pensato per i bambini della scuola primaria) frutto della collaborazione di Avvenire con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, in particolare con il Cremit e il Cedisma (Centro studi e ricerche sulla disabilità e marginalità), e ScuolAttiva onlus.
Popotus è la cornice idea, come ben spiega Nicoletta Martinelli:
Molti adulti sono difficili da convincere: faticano a credere che esistano bambini interessati – e interessati più di loro – alle notizie, bambini a cui piace essere informati, scoprire cosa succede nel mondo vicino e lontano e che per soddisfare questa sana curiosità sono disposti ad affrontare di slancio temi per nulla semplici. Eppure, questi bambini esistono e Popotus può testimoniarlo avendo preso con loro – da quasi un trentennio, ormai – un impegno molto serio: raccontare in modo comprensibile i fatti grandi e piccoli dell’attualità, tradurre in un linguaggio alla loro portata il complesso mondo della politica, dell’economia, della cultura, dello sport o dello spettacolo, entrando nel vivo dei cambiamenti del costume.
Nicoletta Martinelli
La logica è basata su un approccio interdisciplinare e viene indicata da Alessandra Carenzio, che ha curato il progetto e che anche quest’anno guida la squadra:
L’ingrediente ulteriore che funziona da collante delle proposte è la
Alessandra Carenzio
condivisione di momenti di confronto tra i colleghi che hanno collaborato alla stesura dei materiali, il comune sentire verso una scuola che innova e pensa, l’idea – a mio avviso vincente – di mettere insieme settori disciplinari, centri di ricerca e professionisti diversi della stessa Università, ambiente dove è fondamentale valorizzare lo scambio tra le discipline in maniera generativa. L’esito che raccogliamo in questo quaderno è interessante: 2 microprogettazioni e 2 EAS completi di stimoli, attività, strumenti di valutazione e risorse operative; 3 percorsi capaci di arricchire le esperienze di lettura; una rubrica mensile legata alle parole per includere. Le proposte evidenziano l’importanza di lavorare sul design didattico, di progettare in maniera esplicita e consapevole, utilizzando risorse variegate per incontrare il mondo dei bambini e delle bambine e per costruire setting capaci di intercettare interessi, competenze e curiosità proprio a partire dalle pagine di Popotus e dal lavoro della redazione giornalistica che lo anima ogni settimana.
Le attività di lettura, curate dal gruppo di lavoro di Sabrina Fava, evidenziano una precisa scelta in termini di approccio:
All’interno del palinsesto progettato in modo trasversale, relativo a momenti topici nella vita scolastica come il S. Natale, il Giorno della Memoria e la Giornata della Poesia, sono stati predisposti percorsi didattici che dal punto di vista metodologico si appoggiano al modello circolare del Reading Circle ideato da Chambers, mentre dal punto di vista dei contenuti mirano ad un’esposizione a proposte letterarie di qualità dove densità estetica e di significato nella loro unitarietà propongono valenze educative in grado interrogare il lettore, di farlo riflettere e di far maturare in lui una saggezza empatica nel sapersi porre dialetticamente in una relazione di confronto sereno di pensiero verso l’altro da sé.
Sabrina Fava
EAS, micro-progettazioni e attività di lettura, insieme al podcast di Cremit, sono stati ospitati nella sezione digitale di Popotus, mentre su carta (ogni mese) i giovani lettori hanno potuto apprezzare la rubrica Nessuno escluso curata da Cedisma:
Sempre più nei contesti educativi e scolastici c’è un’attenzione ai bisogni dei
Luigi d’Alonzo
bambini e delle bambine, dei giovani e delle giovani con disabilità (…). Nell’educazione e nella formazione della persona con disabilità l’amore non basta, occorre competenza. La rubrica che Cedisma ha curato in questi mesi va in questa direzione.
Trovate l’ebook a questo link: