Questo il titolo del contributo che Simona Ferrari, Marco Rondonotti e Paolo Raviolo presentano in occasione del convegno della SIRD, la Società Italiana di Ricerca Didattica.
Il teacher portfolio viene ormai introdotto come dispositivo centrale nella formazione e sviluppo professionale dei docenti in grado di aiutare a sviluppare la riflessività “in action” e “on action” (Rossi, Magnoler, Giannandrea, 2008) e di innescare un circolo virtuoso tra progettazione didattica e formazione dei docenti, tra conoscenze implicite ed esplicite e fornendo scaffolding a chi lo costruisce (Magnoler, Rossi, Giannandrea, 2008).
Il valore formativo dipende però dall’uso che ne viene fatto: può diventare strumento di verifica disciplinare, può evidenziare interesse e motivazione del docente, può servire per comprendere come si acquisisce nel tempo la consapevolezza della propria crescita professionale o indicare la traiettoria per costruire la professional vision (Seidel, Stürmer, 2014).
Diventa quindi un dispositivo a supporto dell’idea di assessment posseduta dal docente: of, for, as learning. Solo nella logica di una valutazione per e come apprendimento però, il portfolio può orientare al miglioramento e accompagnare le potenzialità autoregolative dei soggetti (Hadji, 2017 e 2023).
Proprio per raccogliere le “culture valutative” dei docenti del corso “Elementi di valutazione” dei percorsi abilitanti erogati da aprile 2024 dall’università e-campus è stato somministrato il questionario Assessment’ practices (Ferrari, Messina, 2021). Il contributo intende presentare e discutere i risultati emersi dalle 10.778 compilazioni che mostrano livelli di l’Assessment Literacy (Plake et al., 1993; Brookhart, 2011) ancora lontani da una nuova valutazione con il rischio di una riduzione del portfolio a repository, archivio di materiali.
Info: https://www.sird.it/blog/2023/11/30/convegno-internazionale-sird-2024/