Il numero di febbraio della Rivista EAS – Essere a scuola – affronta il tema della relazione educativa. A questo link trovate Sommario, Editoriale e un articolo gratuito da leggere e condividere.
Prima di augurarvi buona lettura, vogliamo soffermarci su un passaggio dell’editoriale di Pier Cesare Rivoltella:
“(…) le diverse dimensioni della competenza digitale non si possono dire raggiunte una volta per tutte: la realtà è costantemente in divenire, si ridefinisce continuamente e lo stesso capita ai soggetti, soprattutto in età evolutiva. Questo rende più opportuno parlare di competenze dinamiche: non un elenco da spuntare, ma un cursore da spostare lungo i binari della realtà. Il concetto di Dynamic Literacies è al centro della riflessione di Potter e McDougall e del loro bellissimo libro: Digital Media, Culture and Education. Theorising Third Space Literacies. Nel libro i due studiosi della University of London spiegano perché oggi le competenze debbano essere dinamiche aggiungendo un ulteriore argomento a quello della necessaria flessibilità. Esse non consistono semplicemente nella conoscenza dei linguaggi e nella capacità di fare analisi dei testi (come è sempre accaduto nel lavoro della Media Education), non si riducono al design – nel senso largo che questo termine riconosce alla progettazione –, ma si devono allargare alla capacità di comprendere la sociomaterialità e a tutte quelle competenze che sono tipiche di quelli che loro chiamano “terzi spazi”.