Intelligenza Artificiale ed educazione nella Rivista Scholé

di redazione

Intelligenza Artificiale ed educazione nella Rivista Scholé

Intelligenza Artificiale ed educazione nella Rivista Scholé


Il numero 1 del 2024 di “Scholé. Rivista di educazione e studi culturali” dedica le proprie pagine al tema dell’intelligenza artificiale in ambito educativo (AIED, Artificial Intelligence in Education).

CREMIT è presente con alcuni contributi.

1. Stefano Pasta ha presentato il contributo “Hate Studies tra logica computazionale e classificazione umana. Un caso studio sull’antisemitismo in Twitter” e la recensione “Tra pedagogia algoritmica e infocrazia” (quest’ultima accessibile in forma gratuita).

Di seguito l’abstract del saggio di Stefano Pasta.

Gli Studi sull’Odio sono uno dei campi interdisciplinari in cui l’Intelligenza Artificiale viene applicata per rilevare il discorso d’odio online. Il saggio si propone di evidenziare il ruolo delle tecniche di classificazione umana nella ricerca del discorso d’odio online, attraverso l’apprendimento automatico e la logica computazionale. Nella prima parte dell’articolo, vengono affrontate le questioni definitorie relative ai confini di ciò che possiamo includere nella categoria del discorso d’odio e, conseguentemente, nel suo rilevamento. Successivamente, viene presentata una rassegna di articoli che, da un lato, utilizzano unicamente metodi di apprendimento automatico e, dall’altro, combinano la ricerca automatica con la classificazione umana. Infine, viene presentato un caso di studio sull’antisemitismo su Twitter durante il periodo della pandemia (2019-2021). I tweet sono selezionati in italiano e vengono analizzati utilizzando tecniche di analisi delle reti sociali (SNA). I risultati sono poi sottoposti a una confusion matrix, uno strumento utilizzato per analizzare gli errori commessi da un modello di apprendimento automatico, al fine di trarre considerazioni metodologiche sulla relazione tra logica algoritmico-computazionale e classificazione umana.

Stefano Pasta, abstract del saggio Hate Studies tra logica computazionale e classificazione umana. Un caso studio sull’antisemitismo in Twitter

2. Enrica Bricchetto ha pubblicato la recensione del libro di Alessandra Carenzio ed Elisa Farinacci “Dentro Black Mirror. Media, società, educazione” (recensione accessibile in forma gratuita).

Attraverso questo libro, chi lavora sul campo – in classe o in luoghi di aggregazione sociale – accede ai risultati della ricerca accademica compiendo un percorso di aggiornamento completo.

In Black Mirror lo specchio è simbolo e metafora: come nello specchio nero, vediamo la nostra immagine, quella di chi «ha delegato ai media, azioni, responsabilità, decisioni (p. 40)», uno specchio che quando si illumina apre a una realtà diversa, ma come in Alice attraverso lo specchio di Lewis Carroll, ribaltata, sottosopra e per questo spaventa.

Il cuore del libro è il capitolo 2 perché chi legge entra nella macronarrazione e nelle micronarrazioni di Black Mirror attraverso l’analisi medieducativa e testuale. Le autrici hanno costruito – sulle tematiche del rapporto con i dispositivi, del controllo e della fiducia, del rapporto tra ribalta e retroscena, della cyberstupidity – una struttura interpretativa molto efficace, articolata in: anticamera (inquadramento del tema), prima stanza: dentro Black Mirror (analisi di uno o più episodi relativi al tema); seconda stanza (ripresa degli autori e delle cornici teoriche); terza stanza (nodi educativi relativi al tema).

Enrica Bricchetto

3. Michele Marangi ha pubblicato la recensione di “Cultural Analytics. L’analisi computazionale della cultura” di Lev Manovich. Scrive:

Sul piano teorico, ci si interroga in che modo e in che misura l’utilizzo di metodi computazionali e della presenza sempre crescente di
grandi dataset di media culturali rappresenti una sfida da raccogliere
per ripensare al concetto stesso di cultura e alle metodologie per studiarla. Quali nuove possibilità offrono? Funzionano con qualsiasi tipo
di media? Quali limiti vanno considerati nei metodi computazionali e
nell’analisi su larga scala?

Sul piano operativo, il libro intende invece individuare – a partire
da casi di studio sperimentati concretamente dallo stesso Manovich nel
Cultural Analytics Lab che dirige al MIT – le possibilità di utilizzo dei
metodi dell’informatica, della visualizzazione dei dati e della media art
per esplorare e analizzare diversi tipi di media digitali contemporanei e
le interazioni degli utenti con essi.

Michele Marangi

Per accedere al link al numero: https://www.morcelliana.net/riviste/schole/intelligenza-artificiale-ed-educazione-9788828406655.html

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