Il volume che abbiamo tra le mani prende in carico la sfida dei nuovi teatri della comunicazione, perché danno molto da pensare e soprattutto tanto da praticare. Il taglio dell’analisi è educativo e pastorale, ma non disdegna di sollevare il velo sulle dinamiche antropologiche che attraversano i nuovi media.
Così si esprime Mons. Franco Giulio Brambilla nella densa Prefazione al libro Tecnologie pastorali. I nuovi media e la fede, curato dallo stesso Vescovo di Novara e dal prof. Pier Cesare Rivoltella, direttore del Cremit, centro di ricerca attivo in Università Cattolica.
I saggi di questo volume – continua Mons. Brambilla – sono stati scritti da tre giovani autori, concertati in modo corale e scritti con responsabilità personale. La loro finalità è la conoscenza del funzionamento dei diversi social media, la messa in evidenza delle loro caratteristiche differenziali rispetto ai media tradizionali, la proposta di differenti opportunità di utilizzo con attenzione alla dimensione educativa e pastorale. Sullo sfondo si staglia la sfida di non assumere ingenuamente questi strumenti, né di demonizzarli semplicemente.
Chiude il volume la Postfazione di Rivoltella che sintetizza in due modi il senso del rapporto tra Chiesa e media:
il primo modo individua nei media digitali e sociali degli ambienti e degli strumenti. Esso è il versante dell’aggiornamento, dell’adattamento della pastorale alla cultura odierna; (…) In fondo, se il problema si riducesse a questo, saremmo di fronte all’ennesimo doveroso aggiornamento dei linguaggi e delle forme discorsive della Chiesa. Lo ribadisco, interessante, ma non così rivoluzionario.
È il secondo modo che, invece, mi sembra decisamente più interessante. Esso non consiste nel pensare media digitali e sociali come strumenti e ambienti innovativi per la pastorale, ma come un dispositivo che esige dalla Chiesa un ripensamento profondo del proprio significato e della propria azione pastorale.
Il volume, uscito in questi giorni, è edito da Morcelliana Scholé.
Prefazione di Mons. Franco Giulio Brambilla, Postfazione di Pier Cesare Rivoltella, con i contributi di Alessandra Carenzio, Marco Rondonotti ed Eleonora Mazzotti, membri del centro di ricerca.