CREMIT cambia nome. O meglio, prova a interpretare i tempi e a rileggere il proprio lavoro.
Il Decreto Rettorale 4967 del 12 dicembre 2018, infatti, sostituisce la “i” di informazione con una nuova “i”, quella di innovazione. Così, adesso, il Centro continua a chiamarsi CREMIT, ma l’acronimo svolto sta per: “Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media, all’Innovazione e alla Tecnologia”.
Interpretare i tempi, si diceva. Certo, perché oggi l’informazione intesa come news è difficilmente distinguibile dai media e la Information Literacy è di certo un capitolo chiave di una moderna educazione ai media. Invece, l’informazione intesa come bit, codice, dati, è decisamente assorbita dalla tecnologia di cui rappresenta un fattore importante. Quindi ci è sembrato che “sprecare una i” per affermare qualcosa che già è implicito nell’educazione ai media e nella tecnologia fosse inopportuno.
Invece, la “i” di innovazione consente di valorizzare un tema su cui il Centro di ricerca è andato lavorando in maniera sempre più decisa in questi ultimi anni. Innovazione della didattica (si pensi al metodo EAS), dei metodi della ricerca (come le recenti collaborazioni con l’IRCSS Eugenio Medea e Stripes Digitus Lab dimostrano) e dell’intervento educativo (come nel caso della Peer&Media Education).
Pier Cesare Rivoltella