Fake news e giornalismo di pace. Commenti al Messaggio di Papa Francesco (ed. Scholé) è il libro, appena uscito, scritto da Don Ivan Maffeis, Direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali della Conferenza Episcopale Italiana, e dal Professor Pier Cesare Rivoltella, Direttore scientifico del Cremit.
La verità vi farà liberi (Gv 8,32)
Questo il versetto della Bibbia, al quale Papa Francesco dedica il Suo Messaggio per la 52ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (prevista quest’anno per il 13 maggio). Quale rapporto esiste tra verità e pace? Anche nell’epoca attuale della “post-verità” in cui eventi e discorsi spesso si confondono tra di loro, la pace (ancor prima della libertà d’opinione di cui si potrebbe anche abusare), secondo gli autori, rimane lo strumento sociale più necessario ed efficace alla lotta alla falsa informazione d’oggi.
Ecco qui il paginone pubblicato da Avvenire con l’articolo di Francesco Ognibene Pensiero, non conformismo che riporta l’intervista al Professor Rivoltella, il quale fa un affondo sulle ragioni antropologiche e le dinamiche culturali di questo fenomeno attuale: «quasi nulla oggi non passa per i media, serve più senso critico». Tra le soluzioni proposte, una rinnovata credibilità degli adulti e un rapporto sincero tra informazione e verità.
Insegnare il rispetto della verità, significa rendere liberi e preparare la pace: liberi perché capaci di pensare con la propria testa; la pace perché solo nella verità si può riposare e far tacere i conflitti.