“Educazione civica digitale. Un’ipotesi per la scuola primaria”, gli esiti e le progettazioni del corso sperimentale in Lombardia

di Maria Cristina Garbui

“Educazione civica digitale. Un’ipotesi per la scuola primaria”, gli esiti e le progettazioni del corso sperimentale in Lombardia

“Educazione civica digitale. Un’ipotesi per la scuola primaria”, gli esiti e le progettazioni del corso sperimentale in Lombardia


Alla fine di marzo si sono conclusi i lavori del progetto realizzato dal Corecom Regione Lombardia e dall’Università Cattolica di Milano, tramite i suoi Centri di ricerca sui media e la comunicazione (OssCom) e sull’Educazione ai Media all’Innovazione e alla Tecnologia (Cremit), con la direzione scientifica di Piermarco Aroldi e Pier Cesare Rivoltella.

Condividiamo qui il Padlet “ECD. Un’ipotesi per la scuola primaria” che raccoglie tutte le prospettive progettuali realizzate dai 232 docenti che hanno partecipato al corso, i quali, suddivisi in gruppo, si sono sperimentati nell’ideazione di attività per contribuire ad un impiego critico e responsabile delle risorse digitali a scuola.

Di fronte alle progettazioni che i corsisti hanno creato per le proprie classi, ci siamo chiesti: come rendere tutti i cittadini consapevoli dell’importanza del patrimonio culturale nella vita comunitaria e della necessità della sua tutela e valorizzazione? (Panciroli, 2019)

A partire da un format condiviso, ciascun gruppo di lavoro ha steso la propria cornice progettuale e realizzato gli artefatti ad essa legati per rendere ancor più spendibile la propria proposta in classe, aumentandola digitalmente attraverso l’uso di app ad hoc.

Il desiderio di poter fruire di un museo didattico che consentisse di immergersi nei lavori realizzati dai docenti-corsisti, ha spinto il team di formatori e tirocinanti della Laurea in Media Education a mettersi nuovamente in gioco in vista di realizzare una vero e proprio museo didattico virtuale grazie all’utilizzo di Artsteps.

Artsteps è un software web-based rilasciato da Dataverse Ltd che consente agli utenti di creare gallerie d’arte, musei e mostre all’interno di setting immersivi. Al suo interno si possono includere sia artefatti bidimensionali sia tridimensionali, nonché video, immagini, testi e ipertesti facilmente fruibili anche tramite l’utilizzo della VR (Virtual Reality).
L’uso della VR va connesso alla ricorsività dei processi di immersione e distanziamento (Rivoltella, Rossi, 2019) e, più in generale, all’attivazione di processi esperenziali e riflessivi.

In Artsteps il patrimonio culturale si rivela in relazione agli ambienti che lo raccolgono, lo conservano, lo espongono e lo comunicano. Secondo questa prospettiva l’ambiente digitale acquisisce una particolare rilevanza nel momento in cui rappresenta un contesto privilegiato di manipolazione e sperimentazione (Panciroli, 2017),

Il visitatore, infatti, può:
● adottare diversi punti di vista soggettivi per comprendere le caratteristiche di un artefatto o la natura di un concetto;
● aumentare le condizioni di autenticità di un compito (ad esempio visualizzare alcune specie animali rare in una forma esplorativa in VR così da essere poi capace di riconoscerle anche sul campo) (Garavaglia, 2019).

Vi invitiamo quindi a vivere questa esperienza accedendo al link del Padlet “ECD. Un’ipotesi per la scuola primaria” per esplorare le proposte delle scuole che hanno partecipato al progetto.
All’interno di ciascuna colonna del Padlet stesso, potrete cliccare sul post del museo didattico realizzato per ciascun gruppo di lavoro ed accedere così al museo didattico realizzato.

Buona esperienza immersiva e un grazie a tutti coloro che hanno reso questo progetto possibile!


Bibliografia

Garavaglia A. (2019), Ambienti di apprendimento. In: Tecnologie per l’educazione [a cura di] P.C. Rivoltella, P.G. Rossi. Milano: Pearson, pp. 111-124.

Panciroli C., Macauda A. (2019), Spazi digitali per educare al Patrimonio: il MOdE, Museo Officina dell’Educazione. In: Studi avanzati di educazione museale. Napoli: Edizioni Scientifiche Italiane, pp. 49 – 62.

Panciroli C., Macauda A. (2017), The space as an educational and a didactic tool of interpretation: the example of the atelier of “The child and the city”. «RICERCHE DI PEDAGOGIA E DIDATTICA», Vol. 12, pp. 131 – 140.

Rivoltella P.C., Rossi P.G. (2019), Il corpo e la macchina. Tecnologia, cultura, educazione Brescia: Scholé.


Per approfondire:

Univ. Cattolica del Sacro Cuore
Largo Fra Agostino Gemelli, 1 - 20123 Milano
Tel. 02-72343038 / 02-72343036 (direzione)
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