“Educazione civica digitale. Un’ipotesi per la scuola primaria”, continua il corso sperimentale per le scuole lombarde

di Maria Cristina Garbui

“Educazione civica digitale. Un’ipotesi per la scuola primaria”, continua il corso sperimentale per le scuole lombarde

“Educazione civica digitale. Un’ipotesi per la scuola primaria”, continua il corso sperimentale per le scuole lombarde


Secondo i suoi aspetti principali, la cittadinanza digitale si può declinare come insieme di diritti e di responsabilità, come identità e come partecipazione. Con l’attuazione della legge n. 92 del 20 agosto 2019 Introduzione dell’insegnamento scolastico dell’educazione civica, in applicazione della quale sono state poi emanate le Linee guida del 2020, si sono mossi i primi passi per preparare gli studenti della scuola italiana a diventare cittadini attivi e consapevoli in una società democratica e caratterizzata da cambiamenti sempre più rapidi. 

Si rende necessaria una formazione docente in grado di tener testa a tale fermento di trasformazioni basata sull’aggiornamento continuo, anche in chiave digitale, al fine di permettere agli studenti di essere cittadini digitali: da consumatori passivi a consumatori critici e produttori responsabili.

Cosa significa essere cittadini digitali e quali sono le sfide da affrontare? Quali proposte operative in ambito scolastico? 

In alcune scuole lombarde dal mese di novembre 2021 è attivo un progetto sperimentale di ricerca-intervento sulla formazione alla cittadinanza digitale nella Scuola Primaria progettato e realizzato grazie al dialogo tra il Corecom Regione Lombardia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, tramite i suoi Centri di ricerca sui media e la comunicazione (OssCom) e sull’Educazione ai Media all’Innovazione e alla Tecnologia (Cremit). 

I 232 docenti coinvolti all’interno di questo percorso hanno l’opportunità di fruire di un MOOC (Massive Online Open Course) pilota che offre:

contenuti significativi erogati in moduli (video-lezioni registrate da docenti esperti in media education dell’Università Cattolica, schede operative-didattiche, risorse online, approfondimenti teorici, test conclusivi a fine di ogni modulo, forum di discussione) rintracciabili in modalità asincrona all’interno della piattaforma di LMS di Ateneo BlackBoard;

occasioni formative di incontro in presenza condotte da esperte formatrici UCSC in cui i docenti sono chiamati a prendere parte a due APG (attività pratiche guidate) che richiedono la progettazione in piccolo gruppo di interventi didattici basati sui principi del compito autentico al fine di sviluppare e promuovere negli studenti competenze digitali. Quale riferimento operativo? Il nuovo framework (EAS speciale: la scuola a casa, un anno dopo, aprile 2021, pp. 58-64) proposto da Cremit.

Quali finalità e obiettivi del percorso?

La consapevolezza del ruolo delle competenze digitali nell’educazione alla cittadinanza  impone un corretto uso di neologismi e del lessico specifico, di cui tutti i docenti sono chiamati ad appropriarsi, per contribuire ad un impiego critico e responsabile delle risorse digitali a scuola.

Se, da una parte, rendere accessibili attraverso Internet i servizi e le opportunità destinate ai cittadini è compito tanto delle Amministrazioni pubbliche quanto dei diversi attori sociali, privati e del Terzo Settore, acquisire ed esercitare responsabilmente la propria cittadinanza digitale costituisce un compito formativo per ciascuno; costituisce soprattutto una responsabilità educativa per le Istituzioni deputate alla formazione dei cittadini, quali l’Istituzione Scolastica, al fine di garantire il benessere degli stessi.

Lo stato attuale dell’arte: esercizi di cittadinanza creativa 

Seguendo le tappe suggerite dal Curriculum di educazione civica digitale del MIUR (2018), il corso ha attraversato le cinque aree proposte dal sillabo: 

Internet e il cambiamento in corso: quale cambiamento è stato originato dalla convergenza tra tecnologie digitali e connettività? Al centro di questo cambiamento vi è Internet, metafora culturale per la rivoluzione comunicativa, informazionale ma anche economica e sociale in corso.

Educazione ai media: quale impatto hanno avuto i cambiamenti originati dalle tecnologie digitali sulla dimensione individuale e sociale di ognuno? Questa parte affronta i rischi e le esternalità di una società iper-mediatizzata e suggerisce le possibili strategie da adottare per sviluppare le competenze sociali adatte a rilanciare esperienze comportamentali positive e costruttive attraverso le tecnologie.

Educazione all’informazione (Information literacy): quale possibile accesso alle fonti tramite il web? Come possiamo sviluppare le competenze necessarie alla ricerca, alla raccolta, all’utilizzo e alla conservazione di informazioni? Riconoscere le fake news, saper selezionare le fonti, valutare se e quando possono essere utilizzate in base al diritto d’autore esige un esercizio di approfondimento circa la provenienza, la qualità, la completezza e la credibilità delle stesse. 

Quantificazione e computazione, dati e intelligenza artificiale: quali sono le competenze necessarie per riflettere sui dati? Quale approccio alla realtà viene proposto attraverso algoritmi e intelligenza artificiale? 

Cultura e creatività digitale: come è possibile essere creativi in rete? Quali potenzialità e conseguenze dell’essere produttori di contenuti nel web?  

<<Oggi la frontiera etica dei media, delle forme testuali ibridate nella nostra vita di tutti i giorni, è uno spazio che impone la responsabilità, ma non basta. Impone la resistenza. Proprio perché siamo produttori di forme simboliche, si impone il problema che quella produzione non sia stereotipata […], ma che sia creativa, spontanea, originale.>>

Pier Cesare Rivoltella (2020)

È proprio a partire da quest’ultima area del sillabo che nei mesi di febbraio e marzo 2022 si articolerà la proposta di una seconda APG (attività pratica guidata) che richiederà ai docenti di fare esercizio di creatività digitale esprimendosi attraverso l’utilizzo di applicativi con differenti finalità: 

#staytuned
Vi aggiorneremo presto circa l’esito di questo progetto, che rilancerà nuove prospettive di ricerca anche a partire dal lavoro di applicazione delle proposte progettuali da parte dei docenti che stanno partecipando al corso.


Per approfondire:

Univ. Cattolica del Sacro Cuore
Largo Fra Agostino Gemelli, 1 - 20123 Milano
Tel. 02-72343038 / 02-72343036 (direzione)
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