di Edoardo Tallarico, studente Laurea Magistrale in Media Education
Mi chiamo Edoardo Tallarico, ho avuto l’opportunità di spendere il primo semestre del secondo anno del corso di Laurea Magistrale in Media Education presso l’University of Eastern Finland nel campus di Joensuu. Durante questo periodo ho avuto anche la possibilità di svolgere il mio tirocinio universitario presso la scuola Joensuun Normaalikoulu, vedere e partecipare in prima persona alla vita scolastica finlandese.
Da oggi e per altre due settimane vi racconterò questa esperienza, dividendola in tre pillole: “Il sistema scolastico finlandese”, “Joensuun Normaalikoulu, la scuola di specializzazione per futuri insegnanti“, “La media education nella scuola finlandese“.
Il sistema scolastico finlandese
Introduzione
Nell’ultimo decennio in molti articoli di stampo giornalistico, quando si parla della scuola finlandese, ci si riferisce ad essa come ad un modello, un sistema alternativo[1], un sistema rivoluzionario o ancora “il sistema migliore del mondo[2]”. Questi elogi e quest’attenzione sono sicuramente dovuti ai brillanti risultati degli studenti nei risultati delle indagini PISA (Programme for International Student Assessment) promosse dall’OCSE a partire dal 2000 e che vengono svolte con cadenza triennale.
Sebbene ci siano stati dei cali di performance in tutte le tre categorie dell’indagine PISA (reading, mathematic and science), i risultati degli studenti finlandesi continuando ad essere sempre sia al di sopra sia dei punteggi della media OCSE, che molto al di sopra dei risultati degli studenti italiani.
A seguito di questa forte domanda d’interesse, nei programmi Erasmus e visiting ci sono diversi corsi di introduzione, di analisi e laboratoriali all’interno dei quali è possibile entrare a vedere come funzionano le scuole, farsi un’idea sul loro funzionamento e contribuire a tutto questo partecipando come assistente e facendo alcune lezioni.
Storia recente
Nel 2012 si è avviato un grande processo di riforma del sistema scolastico finlandese. A partire da un decreto governativo dello stesso anno, in cui sono delineati gli obiettivi primari, la Finnish National Agency of Education (FNAE) ha iniziato a lavorare sulla riforma del National Core Curriculum, invitando tutti gli stakeholders scolastici della nazione a partecipare a questa riforma.
Il National Core Curriculum è il documento che contiene gli obiettivi ed i temi principali degli insegnamenti per tutte le materie, esso inoltre include anche la mission, i valori e la struttura pedagogica dell’intero sistema scolastico: descrive il concetto di “apprendere” e gli obiettivi per sviluppare un’ambiente educativo, la cultura scolastica e i metodi di lavoro. Non si tratta quindi solo di una serie di obiettivi didattici che lo studente deve raggiungere ma anche di indicazioni pedagogiche e pratiche sul concetto di scuola stesso. La riforma di questo documento come possiamo intuire ha effetti pratici sulla vita di tutti i lavoratori e i fruitori della scuola, un rinnovamento che porta con sé una vera e propria rivoluzione culturale.
Questo processo di riforma è durato due anni ed è nato da esso il curricolo per la pre-primary e la basic education. Lo stesso processo ha investito la secondary education con un output nel 2015 e la early childhood education con output nel 2016. Basandosi su questi documenti, le municipalità e le scuole hanno iniziato a scrivere i propri curriculum locali, poiché queste due entità hanno una discreta libertà per modificare il curricolo.
Il sistema scolastico finlandese è strutturato in questo modo:
Età | Durata | ||
Pre Primaria | 6 anni | 1 | Non obbligatoria |
Primaria/Basic | 7-16 anni | 9 | Obbligatoria e uguale per tutti (le differenze sono solo relative ai diversi curricoli delle scuole) |
Secondaria superiore | 16-19 | 3 | Due indirizzi, uno propedeutico per il proseguimento degli studi e l’altro per l’inserimento nel mondo lavorativo |
Terziaria | – | 3+2 | Università e Politecnici |
Scuole di dottorato | – | Scuole di dottorato offerte dai diversi dipartimenti universitari | |
Formazione degli Adulti | – | Istituzioni per la formazione permanente e continua degli adulti |
Il disegno del sistema scolastico finlandese non prevede “vicoli ciechi”: chiunque, in qualunque punto si trovi all’interno di esso, può sempre proseguire la propria carriera di studi.
La Cultura Scolastica
Da ottobre a dicembre 2019, ho svolto un periodo di tirocinio all’interno delle scuole della città di Joensuu, nella regione della Carelia Orientale. Sebbene si possa andare a ricercare anche questo nella letteratura riguardante la scuola finlandese, l’osservazione diretta da parte di uno straniero mi ha portato ad individuare tre tratti forti e distintivi che caratterizzano l’educazione finlandese.
Gratuità vuol dire equità e uguaglianza
Gli alunni e gli studenti hanno il Diritto all’educazione gratuita. Questo significa che gli studenti non pagheranno le lezioni, i libri di testo, gli eserciziari, il materiale (penne, matite, gomme, dispositivi, etc.), i pasti della mensa e il trasporto per arrivare a scuola. Questo concetto di educazione gratuita si estende anche al mondo universitario, dove non esistono rette e gli studenti ricevono un contributo statale che permette loro di andare fuori di casa (con esso si riesce a coprire sia l’affitto che le spese per i beni di prima necessità). Questo abbatte fortemente le barriere economiche che si possono venire a creare in base alla famiglia di provenienza: a tutti è permesso quantomeno di provare a studiare con le stesse possibilità. È sicuramente anche per questo che in Finlandia l’88% degli adulti di età compresa tra 25 e 64 anni ha completato il ciclo di istruzione secondaria superiore, una percentuale notevolmente superiore alla media OCSE, pari a 79% ed al misero 61% dell’Italia.
Alta formazione per l’alta qualità
Insegnare in Finlandia non è affatto facile: i dati forniti dalla Finnish Teacher Training Schools affermano che delle 6600 matricole annuali che si iscrivono alle facoltà di Educazione viene accettato solo il 10% di essi. Il loro percorso di studi non si ferma alla conclusione della laurea, la laurea magistrale è il minimo richiesto, molti hanno conseguito il dottorato. Inoltre gli insegnanti hanno l’obbligo/diritto ad una formazione continua. Essere insegnante è molto prestigioso nella società, è una posizione molto ambita che gode di stipendi molto elevati. La politica ha investito molto sia in quanto a tempo che in quanto alle risorse.
Fiducia
We don’t need inspections or ranking lists
– in teachers we trust!
Questo è il motto che campeggia sulla home page della Finnish Teacher Training Schools. Di fatto non esistono graduatorie né interne né esterne degli insegnanti finlandesi e nemmeno ispezioni da parte del personale scolastico o ministeriale. C’è fiducia nell’operato degli insegnanti i quali hanno molta autonomia nel loro lavoro, sono preparati, impegnati e disposti sempre a collaborare. Ma il sottotetto di questa filosofia possiamo trovarlo nella risposta dell’ex-preside della Joensuun Normaalikoulu, il Dr.Heikki Happonen. Durante una sua lezione per gli studenti Erasmus in visita alla sua scuola, alla domanda “Cosa succede quando c’è un insegnate che non assolve e non esegue il suo ruolo da insegnante come dovrebbe?” lui ha risposto: “Quando qualcuno non performa bene, noi né lo puniamo né lo richiamiamo formalmente, noi gli chiediamo invece cosa possiamo fare per aiutarlo al meglio nel suo lavoro”. Vi è una propensione a collaborare in maniera dialogica senza aspettare che arrivino i problemi ma cercando di sorpassarli insieme.
Questo si riflette anche nella valutazione degli alunni, nella quale si preferisce sempre una valutazione verbale (orale o scritta) nella quale si tiene traccia delle aspettative, dei risultati raggiunti e dei progressi in funzione di stimolare gli alunni anche ad avere uno spirito critico sul proprio lavoro.
Altre esperienze dalla Laurea Magistrale in Media Education:
[Diario dalla Finlandia] Joensuun Normaalikoulu, la scuola di specializzazione per futuri insegnanti – 2^ puntata – Edoardo Tallarico
[Diario dalla Finlandia] La media education nella scuola finlandese – 3^ puntata – Edoardo Tallarico
Un media educator in azienda? In Sky è possibile – Alberto Ciresola
CSR, azienda, scuola e territorio: il Curricolo di Educazione Civica Digitale tra videointerviste e survey – Bruno Minini
Cosa c’è di educativo nella robotica e nelle tecnologie digitali? Il caso di DigitusLab – Valentina Piccoli
[Diario dal Brasile] Quattro puntate in viaggio con un media educator – Matteo Mancini
Il forum delle Nazioni Ideali. Il progetto ImmagiNation per la prevenzione sulle tematiche media-educative – Nicole Rinnen
[1] http://www.tuttoscuola.com/finlandia-un-modello-scuola-alternativa/
[2] https://thevision.com/attualita/finlandia-sistema-scolastico/?