Abbiamo avuto il piacere di conoscere Diane Laurillard in occasione delle giornate di lavoro dedicate al progetto DEPIT. In quella circostanza abbiamo prodotto due interviste che, con piacere, condividiamo con un lavoro di traduzione per garantire – attraverso i sottotitoli – una maggiore diffusione. Il tema? Il “Learning design” e gli elementi che rendono questo modello convincente per la progettazione didattica e il processo di insegnamento e apprendimento.

Qui il link ai due video realizzati (basta cliccare su Sottotitoli per attivarli).

Prima parte: https://www.youtube.com/watch?v=qYoF__nZ3xo

Seconda parte

Il modello, descritto nel testo “Teaching as a design science” di Diana Laurillard (edito da Franco Angeli nella traduzione italiana) è il Conversational Framework che mette al centro la figura dell’insegnante, promuovendo la collaborazione tra docenti nell’elaborazione dei contenuti e includendo – nel processo di design – anche gli studenti.
https://www.cremit.it/depit-una-app-per-una-progettazione-didattica-esplicita-consapevole-e-condivisa/#V1U8UXzJJWkMbwqE.99

Nello specifico sono quattro le dimensioni comunicative coinvolte nella progettazione didattica (design): la discussione, l’adattamento, l’interazione e la riflessione.

1. La discussione, che si realizza tra l’insegnante e lo studente.
2. L’adattamento, che tocca le azioni dello studente e del docente;
3. L’interazione, che avviene tra lo studente e l’ambiente didattico definito dall’insegnante, sottolineando l’importanza del supporto da dare allo studente nello svolgimento del compito assegnato;
4. La riflessione , che si concentra sulla performance dello studente, supportato in questo processo di revisione dal docente, e del docente stesso.

Per approfondire il framework, oltre alle interviste realizzate, suggeriamo la scheda dedicata in “Nuova didattica”.http://nuovadidattica.lascuolaconvoi.it/agire-didattico/11-modelli-e-teorie-della-progettazione-didattica-instructional-design/conversational-framework/