Sono aperte le iscrizioni alla quinta edizione del MOOC sullo Spettro di comportamenti di Cyberbullying, in partenza il 16 marzo, mentre il 23 marzo partirà anche il MOOC Tutor di comunità (qui il link all’articolo).
Il Mooc si rivolge a educatori, operatori sociali, insegnanti, studenti, genitori e a tutti gli interessati che desiderino approfondire il tema del cyberbullismo e della cyberstupidity. Questa edizione è realizzata con l’ICS Curiel di Paullo Tribiano nell’ambito dell’Azione #25 PNSD.
Il corso, realizzato in collaborazione con ILAB e Formazione Permanente dell’Università Cattolica, nasce dalle diverse competenze di DE.CI.DI. (Definirsi Cittadini Digitali), gruppo di lavoro permanente su “educazione e cyberbullying” costituito dal CREMIT dell’Università Cattolica di Milano, la cooperativa sociale Industria Scenica, l’associazione Contorno Viola e il Centro di documentazione audiovisiva Steadycam. Il secondo modulo del MOOC è realizzato con il contributo della cooperativa sociale Pepita Onlus.
L’obiettivo del MOOC è duplice: da una parte studiare i comportamenti non conformi agiti da minori nell’ambito e attraverso i media digitali – in particolare nei social network – e, dall’altra, proporre percorsi concreti e tagli specifici di intervento di educazione (preventiva e non) con metodologie integrate. Per approfondire lo spettro di comportamenti del cyberbullying, occorre inserire il tema nell’educazione all’etica dei nuovi media e alla cittadinanza (digitale) responsabile.
Il corso online garantisce l’accesso libero ai contenuti (video-lezioni, approfondimenti, test di auto-valutazione, proposte didattiche per la classe) e prevede cinque moduli, con temporizzazione settimanale. Di seguito una prima indicazione sintetica:
- Cyberbullying – La differenza tra bullismo e cyberbullismo. Il concetto di cyberstupidity.
- La dimensione della responsabilità – Le implicazioni legali, la responsabilità educativa.
- Spazio pubblico, spazio privato – Il nuovo tipo di accesso, come si creano gli aggregati sociali in Rete.
- Questione di regole – Living room culture: bedroom culture, pocket culture; dal controllo al contratto.
- L’intervento educativo – Aspetti psicologici del gruppo, peer and media education come strumento di intervento.
Ciascun modulo è introdotto da un video-caso, tratto da storie reali raccolte nei laboratori nelle scuole, per introdurre l’argomento da trattare.
È prevista la presenza di un tutor online che svolge funzioni di facilitazione e mediazione.
Il corso è asincrono: le lezioni e i materiali possono essere fruiti sulla base dei propri tempi e orari, l’unico vincolo è dato dalla pubblicazione dei moduli che seguiranno il calendario del corso.
Ai moduli di contenuto si aggiungono una settimana di socializzazione, per permettere a tutti di familiarizzare con la piattaforma e una settimana di recupero per consentire di recuperare moduli in sospeso, fare sintesi e raccogliere il parere dei corsisti grazie a un questionario.
In piattaforma, sono inoltre presenti sia le FAQs del corso che le FaQs tecniche per guidare i corsisti nell’abitare al meglio lo spazio online.
Le iscrizioni sono aperte dal 2 marzo 2020 e termineranno il 6 aprile 2020. E’ possibile creare un profilo sulla piattaforma Open Education al seguente link.
Per accompagnare questo processo vi invitiamo a seguire il tutorial, prodotto da ILAB (Università Cattolica del Sacro Cuore): RegistrazioneIscrizioneOpenEducation
Ricordiamo l’offerta formativa dei MOOC Cremit: https://www.cremit.it/offerta-formativa-mooc-2020/
In particolare, la terza edizione del MOOC Tutor di comunità, in partenza il 23 marzo.
Una bella analisi di una studentessa della laurea magistrale in Media Education (https://www.cremit.it/formazione-a-distanza-fad-e-mooc-unanalisi-durante-il-tirocinio-in-media-education/)
