“Corpo e Apprendimento nella Scuola in Ospedale”, il seminario online

di Iole Galbusera

“Corpo e Apprendimento nella Scuola in Ospedale”, il seminario online

“Corpo e Apprendimento nella Scuola in Ospedale”, il seminario online


di Ilaria Terrenghi

Lo scorso venerdì 26 novembre si è svolto online il seminarioCorpo e Apprendimento nella Scuola in Ospedale”, evento organizzato dall’Università Cattolica di Milano in collaborazione con la Fondazione MBBM Centro Maria Letizia Verga.

Questa interessante occasione riflessiva ha visto la presenza di 122 partecipanti, insegnanti di ogni ordine e grado (non solo occupati presso le sezioni della Scuola in Ospedale) e molti studenti in formazione, interessati ad approcciare una proposta didattica innovativa, in contesti non tradizionali. I contributi al seminario, moderati da Simona Ferrari e introdotti da Bruna Baggio e Laura Fiorini, sono stati vari e hanno fatto riferimento a due principali filoni che coerentemente vanno ad intercettare l’ampio tema della didattica in corsia, quello cioè didattico e medico.

Dal primo punto di vista recuperiamo gli interventi di Paolo Raviolo, Ilaria Terrenghi e Salvatore Messina, che hanno condiviso i primi risultati esplorativi della ricerca “Corpo e Apprendimento nella Scuola in Ospedale Lombarda”. Il fuoco principale di questo percorso risiede nell’idea, supportata dalla letteratura di riferimento, che l’attività motoria sia una parte essenziale nella vita di un individuo, sia per quanto riguarda la sfera personale, legata al benessere (non solo fisico), sia per quanto riguarda i processi di apprendimento, in qualsiasi contesto questi possano svilupparsi.

L’idea generale della ricerca è quella di provare a comprendere come l’attività motoria possa essere rivisitata ed efficacemente proposta in un contesto di scuola in ospedale, sia in termini di spazi e tempi dedicati, sia come possibilità di integrazione con la didattica scolastica. Da qui la Sport Therapy, partendo da una prospettiva clinica consolidata, potrebbe essere una chiave interessante e fattibile per interpretare l’attività motoria nella didattica della scuola in ospedale.

Da questo punto di vista, il seminario di venerdì ha rappresentato una ricca occasione per mettere in circolo le principali domande che guidano tutto il percorso della ricerca:

  1. Nelle sezioni ospedaliere della Lombardia, che tipo di spazi dedicati al movimento sono presenti? Quanto il corpo viene attivato nelle pratiche didattiche? Tali pratiche risultano individuali o di piccolo gruppo?
  2. Quali sono le rappresentazioni dell’esperienza di apprendimento vissuta dai bambini nelle condizioni di attività di didattica ospedaliera? Quella degli adulti (genitori e insegnanti) e delle azioni didattiche (insegnanti)?
  3. La pratica della Sport Therapy aiuta il miglioramento della Physical Literacy nei piccoli pazienti ospedalizzati?
  4. In che modo la pratica della Sport Therapy favorisce lo sviluppo di competenze psicosociali utili all’inclusione?
  5. Che rapporto sussiste tra educazione motoria e sport therapy?

I contributi successivi, afferenti al filone medico, hanno condiviso importanti prospettive che hanno rappresentato, non solo per il percorso di ricerca ma anche per i numerosi partecipanti presenti virtualmente, una bella occasione per provare a rispondere a queste prime domande.

Momcilo Jankovich (pediatra), Francesca Lanfranconi (medico dello sport) e Tommaso Moriggi (scienziato motorio) hanno voluto presentarci il loro centro di afferenza, il Centro Maria Letizia Verga, pionieristico e altamente innovativo rispetto al tema della Sport Therapy. Il centro, che offre ai bambini-pazienti uno spazio di 8.400 mq totali, con un’ampia palestra attrezzata per l’attività motoria e un giardino sfruttabile anche nella stagione fredda, ha accolto dal 2017 ad oggi 290 “atleti”, di cui il 34% fragilissimi, proponendo 10454 sessioni di allenamento. I benefici derivanti dall’attività fisica sapientemente organizzata e proposta dall’equipe medica hanno impattato in modo rilevante sul piano fisico, psicologico, motivazionale e didattico di moltissimi pazienti, aiutandoli nel decorso della malattia.

I principi della Sport Therapy, tuttavia, nonostante gli effettivi benefici riscontarti sia in letteratura sia nell’esperienza clinica presso il Centro Maria Letizia Verga, sono ancora poco presenti all’interno della realtà ospedaliera lombarda. I primi dati della ricerca sopracitata, infatti, ci raccontano di come il movimento e la mobilitazione del corpo non siano ancora prassi ordinarie attraverso le quali si progetta l’azione didattica nella Scuola in Ospedale.

Una delle principali motivazioni può essere ricondotta alla cautela attraverso la quale il corpo dei bambini-pazienti ospedalizzati viene visto e conseguentemente trattato dagli insegnanti delle sezioni.

A partire da queste riflessioni, la prospettiva che si vorrebbe percorrere è quella della sensibilizzazione e della formazione: guidare cioè gli insegnanti e gli operatori inseriti nelle sezioni di Scuola in Ospedale a conoscere, comprendere e applicare correttamente le proposte didattiche legate alla Sport Therapy.

Il primo evento proposto in quest’ottica è quello che si terrà giovedì 2 dicembre presso la sede milanese dell’Università Cattolica (via Olona) dalle ore 15:30 alle ore 18:30. Lo Staff di ricerca unitamente agli esperti motori propone un laboratorio tematico, in cui i partecipanti avranno modo di sperimentare in prima persona cosa significhi mobilitare il corpo e renderlo a tutti gli effetti parte attiva e integrata dell’azione didattica. Un’occasione per avvicinare le tematiche discusse durante il seminario e per “allenarsi” a tutti gli effetti.

È ancora possibile iscriversi gratuitamente al laboratorio scrivendo una mail all’indirizzo ilaria.terrenghi@unicatt.it. Su richiesta sarà rilasciato un attestato di partecipazione.

Vi aspettiamo numerosi!

Per approfondire, ecco i contributi del seminario online “Corpo e Apprendimento nella Scuola in Ospedale”:

Ed ecco il video completo sul nostro canale YouTube:

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