Convegno Siped 2024 a Bressanone, gli interventi di Cremit

di redazione

Convegno Siped 2024 a Bressanone, gli interventi di Cremit

Convegno Siped 2024 a Bressanone, gli interventi di Cremit


Dal 28 al 30 novembre 2024 si è svolto il Convegno Internazionale SIPed – ETN “Formare al tempo della transizione ecologica, digitale e interculturale”, presso la Facoltà di Scienze della Formazione della Libera Università di Bolzano nel suggestivo centro storico di Bressanone.

Qui il programma.

Cremit ha presentato due relazioni, di cui riportiamo gli abstracts; Stefano Pasta ha altresì coordinato il Panel “La ricerca in didattica al tempo delle transizioni ecologiche, digitali e interculturali” con Maja Antonietti dell’Università degli Studi di Parma e Vanessa Macchia della Libera Università di Bolzano.

Alessandra Carenzio, Simona Ferrari nel Panel 3 “Istruire, educare e formare nell’epoca della transizione digitale e dell’intelligenza artificiale”

Formare attraverso i videogiochi: il caso di “Data Defenders” per costruire competenze di media e information literacy
I videogiochi sono collocati in una prospettiva di rinnovato interesse, anche in seguito alle esperienze vissute durante la pandemia per quanto riguarda il benessere personale e le connessioni sociali. La letteratura da decenni si interroga sul tema, portando all’attenzione educativa alcuni guadagni che i videogiochi “ben fatti”, per dirla con Gee, supportano: un coinvolgimento più critico e partecipativo facilitato dall’immersione narrativa, dai meccanismi di identificazione con personaggi o le storie e dagli elementi interattivi; la possibilità di fallire e riprovare, favorendo un apprendimento più profondo che premia la progressione e l’impegno nel gioco; la necessità di formulare strategie, applicabili anche oltre il contesto ludico. In particolare, in tempo di crisi (climatica, bellica, sanitaria) i videogiochi si sono dimostrati particolarmente efficaci per consolidare competenze, evidenziare comportamenti più salutari e invitare alla riflessione sulle tematiche ambientali, come dimostrano alcune esperienze internazionali mappate attraverso lo studio di ricerche e progetti che hanno coinvolto diversi attori.  Questo cambiamento cruciale ha spinto educatori e professionisti a promuovere occasioni formative e progetti, attraverso strumenti e linguaggi videoludici, a partire da alcune iniziative che il contesto videoludico ha portato all’attenzione della scuola e dell’educazione (pensiamo alle iniziative della BBC per contrastare le fake news).  Il contributo si focalizza su due nodi connessi al progetto YO-MEDIA – Youngsters’ Media Literacy in Times of Crises: i dati della ricerca internazionale condotta nel corso del primo anno, soffermandosi in particolare sulle percezioni e sulle esperienze sul campo condotte dagli insegnanti coinvolti nell’indagine e raggiunti tramite intervista, pensando alla formazione attraverso i videogiochi (assunti non come oggetto dell’intervento, ma come mediatore didattico); la presentazione del videogioco “Data Defenders”, discutendo in dettaglio le meccaniche, le scelte grafiche, i personaggi e le atmosfere del videogioco. Il videogioco, infatti, è stato creato per supportare la media e information literacy dei più giovani, tema centrale nel progetto YO-MEDIA.


Stefano Pasta nel Panel 6 “La ricerca in didattica al tempo delle transizioni ecologiche, digitali e interculturali”

L’evoluzione della postura delle famiglie italiane verso le ICT e l’IA: i trend nei rapporti CISF 2017, 2019, 2022 e 2024
L’intervento ricostruisce lo scenario della società postdigitale, analizzando i dati sull’Information & Communication Technologies (ICT) nei Rapporti 2017, 2020, 2022, 2024 del Centro Internazionale Studi Famiglia (Cisf). Si tratta di un corpus di dati rappresentativo della popolazione italiana. Analizzando i trend negli otto anni dell’indice di piacere/costrizione nell’uso dei media digitale, dell’indice di eteronomia e delle tipologie dei marginali, forzati, adattati, ibridati, si delineeranno le tendenze della postura dei genitori verso le tecnologie e il loro uso in famiglia, sempre più caratterizzato da un posizionamento di piacere verso i media digitali, molto spesso accompagnato anche da una percezione di costrizione necessaria. Emerge pertanto la fotografia della “famiglia ibridata”, caratterizzata dall’ibridazione delle relazioni interpersonali con quelle mediate dalla tecnologia. Nella seconda parte dell’intervento, si presenteranno i dati Cisf 2024 con un focus sulla datificazione e su come l’Intelligenza Artificiale sia entrata nelle case di un campione statisticamente rappresentativo delle famiglie d’Italia, con riferimento all’AI Homing Index (AIHI) e con focus sugli assistenti vocali (smart speaker) e altre forme di Internet of Things per gli usi domestici. Tali dati e questi trend storici delle famiglie italiane sono riletti nell’ottica di una prospettiva mediaeducativa.

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