Convegno a Perugia, 27-28 ottobre: “Ricerca educativa per la formazione degli insegnanti”

di Maria Cristina Garbui

Convegno a Perugia, 27-28 ottobre: “Ricerca educativa per la formazione degli insegnanti”

Convegno a Perugia, 27-28 ottobre: “Ricerca educativa per la formazione degli insegnanti”


Il Convegno, organizzato dall’Università degli Studi di Perugia e dal Centro di Ricerca Educativa sulla professionalità dell’insegnante – CRESPI si è tenuto dal 27.10.2022 al 28.10.2022 presso l’Università degli Studi di Perugia (Piazza dell’Università 1, Perugia).
Il Convegno intende riflettere costruttivamente su alcuni quesiti:
Quale la situazione attuale della scuola italiana?
Cosa ne pensano i protagonisti?
Quali esigenze di formazione derivano dai cambiamenti che i sistemi di istruzione si trovano ad affrontare?
Quale idea di professionalità dell’insegnante vogliamo veicolare?
Quali sono i bisogni formativi avvertiti dagli insegnanti di oggi?
Quali logiche, modalità e metodi formativi utilizzare? E quali obiettivi formativi perseguire?

CREMIT ha partecipato al convegno con due interventi:

  • Pasta S., Garbui M. C., Pelizzari F., Educazione Civica Digitale: una formazione pilota per gli insegnanti della Scuola Primaria

Abstract:  Il contributo proposto vuole portare all’attenzione il progetto “Educazione Civica Digitale: Un’ipotesi per la scuola primaria”, in cui i Centri di ricerca sui media e la comunicazione (OssCom) e sull’Educazione ai Media all’Innovazione e alla Tecnologia (Cremit) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano hanno realizzato, su incarico di Corecom Lombardia, un progetto sperimentale di ricerca-intervento sulla cittadinanza digitale. Sono state coinvolte dieci scuole selezionate delle province di Milano, Varese, Monza Brianza, Como, Lodi, Brescia e Sondrio, per un totale di 232 docenti.

Il progetto si è quindi configurato come un’attività congiunta di intervento formativo e di ricerca. La componente di intervento ha avuto per oggetto la formazione degli insegnanti di Scuola Primaria in merito all’insegnamento di cittadinanza digitale; la componente di ricerca ha avuto una funzione legata al raccogliere dati ed evidenze circa le competenze digitali di partenza, prestando particolare attenzione al vissuto legato all’esperienza online dei diversi attori del processo formativo (studenti, insegnanti, genitori). In particolare, il progetto di sperimentazione ha voluto indagare le competenze digitali (Pasta & Rivoltella, 2022a; Ranieri, 2022) e le possibili conseguenze sul benessere delle generazioni più giovani che tale processo di digitalizzazione può comportare (Aroldi, 2016).

Il tema dei media a scuola emerge in maniera più organica e significativa: le tecnologie rappresentano un potente mezzo per rendere la scuola una comunità di pratica (Wenger, 2006) caratterizzata da un’alta valenza riflessiva e allo stesso tempo in grado di offrire alle nuove generazioni un bagaglio di abilità, conoscenze e competenze con cui fronteggiare le sfide odierne (Livingstone, 2010). Secondo i suoi aspetti principali, la cittadinanza digitale si può declinare come insieme di diritti e di responsabilità, come identità e come partecipazione (Silverstone, 2009). Il digitale, così inteso, diventa spazio di sperimentazione di un esercizio di cittadinanza attiva poiché richiede la messa in atto di competenze trasversali per rispondere ad una situazione-problema quotidiana (Fabiano, 2020).

La base del progetto è il Curriculum di Educazione Civica Digitale (MIUR, 2018) e la legge 92/2019 sull’Educazione civica, che prevede la Cittadinanza digitale come uno dei tre pilastri su cui costruire le 33 ore trasversali del nuovo insegnamento, insieme alla Costituzione e allo Sviluppo sostenibile (Linee guida, 2020); tali documenti suggeriscono un ripensamento del digitale a scuola, passando da una logica disciplinare a un modello trasversale, per il quale si tratta di distribuire le competenze mediaeducative tra le diverse discipline del curricolo (Pasta & Rivoltella, 2022b).

Proprio dal Curriculum si prendono le mosse per indagare cinque principali aree legate all’esercizio di una cittadinanza digitale attiva, consapevole e responsabile (Rivoltella, 2020): internet e il cambiamento in corso, educazione ai media, educazione all’informazione, quantificazione e computazione (dati e intelligenza artificiale), cultura e creatività digitale. In quest’ottica il Curriculum propone di costruire strategie positive che consentano agli studenti e ai docenti in formazione di confrontarsi con un panorama comunicazionale liquido (Bauman, 2019) che richiede di rapportarsi in modo critico, etico ed estetico nei, con, per e attraverso media (Rivoltella, 2019).

A partire da queste premesse, risulta fondamentale porsi il seguente interrogativo: come rendere tutti i cittadini consapevoli dell’importanza del patrimonio culturale nella vita comunitaria e della necessità della sua tutela e valorizzazione?(Panciroli & Macauda, 2019).

I docenti coinvolti all’interno di questo percorso hanno avuto l’opportunità di fruire di  un percorso in modalità blended di 30 ore complessive: una parte online proposta come MOOC (Massive Online Open Course) pilota e una parte in presenza. All’interno del percorso sono stati offerti:
– contenuti significativi erogati in moduli, rintracciabili in modalità asincrona all’interno della piattaforma di LMS BlackBoard;
– occasioni formative di incontro in presenza condotte da esperte formatrici in cui i docenti sono stati chiamati a prendere parte a due APG (Attività Pratiche Guidate) che hanno richiesto la progettazione in piccolo gruppo di interventi didattici basati sui principi del compito autentico al fine di sviluppare e promuovere negli studenti competenze digitali.

A livello educativo-didattico sul campo, ciascun gruppo di docenti ha steso la propria cornice progettuale e realizzato gli artefatti ad essa legati per rendere ancor più spendibile la propria proposta in classe, aumentandola digitalmente attraverso l’uso di app ad hoc.
La realizzazione di un’impresa comune e consapevole ha portato alla realizzazione di un vero e proprio museo didattico virtuale immersivo, con gli artefatti prodotti da tutte le scuole, grazie all’utilizzo di Artsteps (https://www.artsteps.com/), quale repertorio condiviso di conoscenze ed esperienze significative in rete, unendo la riflessività, la dimensione narrativa per documentare le pratiche e la condivisione dei saperi (Rivoltella, 2021) proprie di una comunità di pratica.

Per questo motivo è dunque di fondamentale importanza provvedere alla formazione dei cittadini digitali, soprattutto avendo un occhio di riguardo nei confronti di quelli di domani: ciò richiede, non solamente delle adeguate risorse materiali (come dispositivi e connessi facilmente accessibili), bensì necessità anche di competenze precise e chiare per poterle sfruttare al meglio (Golberg, 2018).

É evidente, dunque, come i percorsi relativi alle competenze di “cittadinanza digitale” non potranno esaurirsi nell’erogare patenti e certificazioni sulle abilità di utilizzo di device o software, anche se dovranno necessariamente dare rilievo agli aspetti computazionali della realtà, all’emersione dei big data e allo sviluppo dei sistemi di intelligenza artificiale (Pasta, Marangi & Rivoltella, 2021).

Su questa linea, creare artefatti culturali, anche tecnologici, fa parte della manifestazione del processo creativo del singolo, come atto di piacere, che conferisce spazio d’azione al nostro pensiero, favorendo la fluidità delle idee e promuovendone l’originalità (Berthoz, 2021). I prodotti progettuali e gli artefatti tecnologici sono stati, quindi, pensati e creati dai corsisti per rispondere ad un bisogno di innovazione legato ad una richiesta di riprogettazione dell’intervento didattico in ottica media-educativa.

Il presente contributo restituisce una prima parte della ricerca e una prima raccolta dei dati collezionati.

  • Ferrari S., Messina S., Raviolo P., Una rubrica di competenza per progettare e valutare attività inclusive in contesti di didattica non standard

Abstract: Nell’anno scolastico 2020/2021, con la ripresa delle attività scolastiche in presenza e il parallelo aumento dei contagi da Covid-19, su tutto il territorio nazionale e internazionale si registrano sempre più frequentemente le richieste da parte delle famiglie di SiO e ID per adolescenti che, a seguito del periodo di segregazione causata dalla pandemia, presentano quadri clinici di ritiro sociale e fobia scolare.

Diversi studi, infatti, dimostrano come l’interruzione della frequenza scolastica, delle attività all’aperto e delle occasioni di contatto sociale coi coetanei sia responsabile dell’aumento al 37% (rispetto al 24,5% nel periodo pre-pandemico) dei casi di stress in adolescenti di età compresa tra i 16 e i 24 anni (Pierce et al. 2020) e di sintomi ansioso-depressivi nel 22% di studenti di scuola primaria e secondaria (Loades, 2020; Xinyan Xie et al., 2020). Il Rapporto dell’ISS (2020) sulla promozione della salute mentale infantile in tempo di Covid-19 segnala come nei bambini e adolescenti di età compresa tra 6 e 18 anni si sia registrato un aumento dei disturbi d’ansia, di fobia sociale e disturbi somatoformi come la sensazione di mancanza d’aria e i disturbi del sonno difficoltà di addormentamento, difficoltà di risveglio per iniziare le lezioni online a casa. Il rientro a scuola pone quindi la questione di prendersi cura di tali aspetti, prestando maggior attenzione alle competenze relazionali e socio-emotive dei nostri studenti.

È risaputo come l’attività motoria sia catalizzatrice di benessere (ISS, 2018) e come proprio «il nostro corpo concorra a determinare i nostri processi mentali e cognitivi» (Caruana & Borghi, 2013). Su questa linea, riteniamo che la Physical Literacy sia necessaria per sviluppare apprendimenti.

In questo contributo si presenta una ricerca con approccio mix methods che, a partire da un lavoro multidisciplinare triennale della sport therapy in contesto ospedaliero (Ferrari et al., 2021) tra scienziati motori, pediatri e insegnanti della scuola in ospedale Maria Letizia Verga di Monza, ha condotto alla definizione di una rubrica di competenze per la realizzazione di curricoli che prevedano l’attivazione del corpo per la promozione del benessere psicofisico in contesti di didattica non standard (Cannella et.al., 2015). Gli obiettivi di tale lavoro sono orientati a fornire agli insegnanti indicazioni per poter valutare a fine anno le competenze acquisite dagli studenti sull’attività motoria a fronte di un’immobilità (parziale o totale) degli stessi a causa della malattia.

Suddetta rubrica di competenza nasce quindi dall’integrazione degli elementi contenuti all’interno delle linee guida nazionali (Miur, 2018) sulle competenze motorie da acquisire all’interno di contesti educativi formali, degli orientamenti dettati dagli studi sulla Physical Literacy (Jurbala, 2019) e della classificazione internazionale del funzionamento della persona (ICF-CY). Si tratta di uno strumento applicativo integrato che facilita la comunicazione tra il mondo della scuola e ambiti medico-sanitari, con l’obiettivo di salvaguardare e tutelare la salute mentale di ciascun studente. L’obiettivo finale di tale lavoro è proporre l’adozione di tale dispositivo per la progettazione e realizzazione di attività all’interno di contesti di didattica standard (come la scuola) per l’inclusione.


Per approfondire:

BibliografiaAbstract 1

Aroldi, P. (2016). Connessioni quotidiane. Spazi d’esperienza tra online e offline. EDUCatt.

Bauman, Z. (2011). Modernità liquida. Editori Laterza.

Bauman, Z., & May, T. (2019). Thinking sociologically. John Wiley & Sons.

Berthoz, A. (2021). L’inibizione creatrice. Codice Edizioni.

Fabiano, A. (2020). Per un progetto di vita. Dalla competenza digitale alla cittadinanza digitale. FORMAZIONE & INSEGNAMENTO. Rivista internazionale di Scienze dell’educazione e della formazione, 18(1), 720-728.

Golberg, E. (2018). La vita creativa del cervello. Le neuroscienze nell’era dell’innovazione, trad. it. Adriano Salani Editore S.p.A.

Livingstone, S. (2010). Ragazzi online. Crescere con internet nella società digitale. Vita & Pensiero.

Panciroli, C., & Macauda, A. (2019). Spazi digitali per educare al Patrimonio: il MOdE, Museo Officina dell’Educazione. Studi avanzati di educazione museale, 49-62.

Pasta, S., & Rivoltella, P. C. (2022a). “Superare la ‘povertà educativa digitale’. Ipotesi di un nuovo costrutto per la cittadinanza digitale”. In M. Fiorucci, E. Zizioli (a cura di), La formazione degli insegnanti: problemi, prospettive e proposte per una scuola di qualità e aperta a tutti e tutte, Sessioni Parallele, 600-604. Pensa Multimedia.

Pasta, S., & Rivoltella,  P. C. (eds.) (2022b). Crescere onlife. L’Educazione civica digitale progettata da 74 insegnanti-autori. Scholé.

Pasta, S., Marangi, M., & Rivoltella, P. C. (2021). “Digital Educational Poverty: A Survey and Some Questions about the Detection of a New Construct”. In Proceedings of the 2nd International Conference of the Journal Scuola Democratica “Reinventing Education, vol. 1, Citizenship, Work and The Global Age, 697-710, ISBN: 978-88-944888-6-9.

Ranieri, M. (2022). Competenze digitali per insegnare. Carocci.

Rivoltella, P.C. (2021). Apprendere a distanza. Teorie e metodi. Raffaello Cortina Editore.

Rivoltella, P.C. (2020). Nuovi alfabeti. Scholé.

Rivoltella, P. C. (2019). Media education.  ELS La Scuola.

Silverstone, R. (2009). Mediapolis. La responsabilità dei media nella civiltà globale. Vita e Pensiero.

Wenger, E. (2006). Comunità di pratica e sistemi sociali di apprendimento. Raffaello Cortina Editore.

Bibliografia – Abstract 2

Cannella, G., Mangione, J., Rivoltella P.C. (eds.) (2020). A scuola nelle piccole scuole. Storia, metodi, didattiche. Scholé.

Caruana, F., & Borghi, A.M (2013). “Embodied Cognition. A new psychology.” Giornale italiano di psicologia, 40 (1), 23-48

De Mei, B., Cadeddu, C., Luzi, P., et al. (2018). Movimento, sport e salute: l’importanza delle politiche di promozione dell’attività fisica e ricadute sulla collettività. Rapporti Istisan

Ferrari, S., Terrenghi, I., Messina, S., & Raviolo, P. (2022). Body, space and learning in hospital schools. Corpo, spazio e apprendimento nella scuola in ospedale.  QTimes, anno XIV (3) Doi: 10.14668/QTimes_14333

Gruppo di lavoro ISS Salute mentale ed emergenza COVID-19 (2020). Indicazioni ad interim per un appropriato sostegno della salute mentale nei minori di età durante la pandemia COVID-19. Istituto Superiore di Sanità; 2020. (Rapporto ISS COVID-19 n. 43/2020

Higgs, C.,  Cairney J., Jurbala P., Dudley D., Way, R., & Mitchell D. (2019). Developing physical literacy. Government of Canada

Jurbala, P. (2015). What is physical literacy, really?. Quest, 67(4), 367-383.

Loades, M.E. (2020). Rapid Systematic Review: The Impact of Social Isolation and Loneliness on the Mental Health of Children and Adolescents in the Context of COVID-19, Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, 11 (59).

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (2012). Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione.

Moliterni, P., & Magnanini, A. (2018). Lo sport educativo per una società inclusiva. Tra esperienze, problematiche e prospettive. FrancoAngeli.

Moliterni, P., Magnanini, A., & Ferrario, A. (2018). L’ICF-CY in Educazione Fisica: uno strumento per la valutazione delle competenze sociali e civiche. Formazione & Insegnamento XVI.

Pierce, M, Hope, H., Ford, T., Hatch, S., Hotopf, M., Jhon, A., et al. (2020). Mental health before and during the COVID-19 pandemic: a longitudinal probability sample survey of the UK population. The Lancet Psychiatry, 10(7), 883-892.

Xinyan Xie, Qi Xue, Yu Zhou, et al. (2020). Mental Health Status Among Children in Home Confinement During the Coronavirus Disease 2019 Outbreak in Hubei Province, China. JAMA Pediatr, 898-900.

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