Contorno Viola veste un nuovo sito

di Iole Galbusera

Contorno Viola veste un nuovo sito

Contorno Viola veste un nuovo sito


di Eleonora Mazzotti

Nuovo sito per l’associazione Contorno Viola di Verbania: un portale giovane e fresco per diffondere la cultura della prevenzione e della cittadinanza.
Dalla sua fondazione nel 1992, l’associazione è impegnata sui temi della prevenzione dei comportamenti a rischio connessi all’infezione Hiv e quelle sessualmente trasmissibili e alle vecchie e nuove dipendenze, quali Internet addiction, gioco d’azzardo patologico e i comportamenti di cyberstupidity grazie all’approccio di  peer education e dal 2009, con la partnership del Cremit, con la Peer&Media education.
Riconosciuta a livello nazionale come realtà di eccellenza nella metodologia della peer education e più recentemente della Peer&Media education, ogni anno propone nelle classi degli istituti di secondo grado percorsi legati alla prevenzione, alla cittadinanza digitale e alla responsabilità sociale. La sua attenzione socioeducativa, la porta negli anni a partecipare al gruppo di lavoro DE.CI.DI. (Definirsi Cittadini Digitali), composto, inoltre, da collaboratori di Cremit dell’Università Cattolica, di Steadycam della ASL CN2 Alba-Bra, e della cooperativa teatrale Industria scenica, che ha l’obiettivo di studiare i comportamenti non conformi nell’ambito e attraverso i media digitali proponendo percorsi di educazione preventiva con metodologie integrate.

Grazie al tavolo di lavoro condiviso tra CV e Cremit, sono nati alcuni volumi che tracciano le linee del metodo P&M come “Il tunnel e il Kayak” edito nel 2014 da FrancoAngeli curato dal prof. Pier Cesare Rivoltella e da Gianmaria Ottolini. Leggiamo in quarta di copertina la mission con cui l’ambito della prevenzione si muove:

“La Peer&Media Education (P&M) è un modello di prevenzione e intervento socioeducativo basato su una metodologia attiva. Essa integra metodi e tecniche della Peer Education con gli approcci della Media Education e si fonda sul comune obiettivo dell’empowerment dei soggetti e dei gruppi coinvolti nei processi in funzione dello sviluppo di consapevolezza critica e responsabilità.

Ne deriva una forma innovativa di presenza educativa e di prevenzione. I media digitali, in particolare i social network, divengono spazio e strumento di intervento grazie all’attivazione di competenze sociali diffuse. Il risultato è la formazione di una nuova generazione di peer educator in grado di superare la dicotomia tra interventi in presenza e online.”

Un volume che dopo quasi 10 anni traccia ancora una pista innovativa e una direzione per muoversi responsabilmente come operatori per gli adolescenti.

Abbiamo intervistato Francesca Paracchini, pedagogista e formatrice storica di Contorno Viola, che ci ha raccontato come la peer education oggi, soprattutto dopo (o nel corso) di una pandemia, non possa esimersi dall’essere anche presente e attiva sui media.
La pandemia ha ben mostrato come sia possibile organizzare anche un modello P&M “Only click” con l’attenzione  alle logiche del digitale piegandole a proprio vantaggio: “Abbiamo avuto l’occasione, in lookdown, di parlare di cose profonde anche tramite lo schermo, senza esserci mai incontrati. Ricordo esperienze su Fake News, Sexting nelle quali i giovani si sono messi in gioco. Avevano in ogni caso bisogno  di un loro palcoscenico e l’occasione gliela abbiamo data”. 

Oggi che la formazione torna ad essere ibrida, continua Francesca, “la peer educator sono degli influencer ante litteram. Una volta perché facevano solo i corridoi con i compagni: erano i loro punti di riferimento a scuola. Adesso lo fanno nel digitale: sono da sempre influencer tra di loro. La peer e media forma futuri cittadini digitali: insieme crescono e lavorano sul senso critico per guardare la società pluralista in cui si è immersi. L’obiettivo è educare ed educarci alla responsabilità civile.”

C’è un terreno fertile per pensare, progettare e rilanciare nuovi sviluppi che continuino ad andare “nella direzione dell’accompagnamento delle nuove generazioni”. 

Per approfondire:
Recensione del testo Tunnel e Kayak

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