di Serena Gorlani e Megi Tola, docenti di scuola dell’infanzia e primaria
Venerdì 2 febbraio 2024 si è tenuto un convegno in Università Cattolica dal titolo “Competenze digitali, benessere e diritti dei minori“. L’obiettivo della conferenza era quello di mettere a confronto ricercatori e professionisti di diversi settori per interrogarsi sull’impatto crescente della tecnologia rispetto al benessere dei minori, cercando di capire come utilizzarla senza snaturare l’essere umano e proteggerlo.
Giovanna Mascheroni presenta i principali risultati della ricerca longitudinale condotta da ySKILLS.
In particolare Mascheroni sottolinea come:
La ricerca longitudinale che abbiamo condotto all’interno del progetto RISE on ySKILLS mostra come le competenze digitali siano, purtroppo, ancora distribuite in modo molto disuguale fra bambini e adolescenti. In particolare, vediamo che i più giovani se la cavano molto bene con le competenze comunicative e relazionali, hanno anche un buon livello di competenze tecnico-operative, ma sono molto deboli per quanto riguarda le competenze informative di gestione critica della navigazione online, ad esempio la capacità di saper distinguere un contenuto vero da uno falso e da saper valutare l’autorevolezza della fonte di informazione online. Permangono poi tutte le disuguaglianze classiche di tipo sociale e anche individuale. Non solo lo sviluppo delle competenze digitali dipende dall’età e, in parte, anche dal genere, ma soprattutto dipende da una variabile psicologica che è il senso di autoefficacia.
Il benessere, in questo caso, viene inteso in ottica multidimensionale, includendo aspetti cognitivi, emotivi, sociali e fisici. La rassegna sistematica della letteratura ha evidenziato due lacune importanti: non esisteva una definizione e misurazione condivisa delle competenze digitali. Per colmare queste lacune, il progetto ha individuato quattro dimensioni per incorniciare la competenza digitale:
- competenze tecniche e operative;
- competenze comunicative e relazionali;
- competenze informative e di navigazione;
- competenze tecnico-creative.
Le giuriste Marta Lamanuzzi e Benedetta Venturato hanno analizzato il sistema di leggi europeo indagando la correlazione tra benessere digitale dei minori e lo sviluppo di competenze digitali. Le relatrici hanno individuato alcune lacune normative e hanno proposto delle soluzioni concrete per migliorare e valorizzare le digital skills all’interno delle policy. In particolare, sottolineando la mancanza di una definizione comune di competenza digitale anche a livello normativo europeo, hanno analizzato le fonti e hanno evidenziato un gap normativo: non sono presenti leggi specifiche che promuovono i diritti e il benessere dei minori e lo sviluppo delle competenze digitali. Il lavoro del legal team si è concluso con la definizione di “Action point”, ossia dei suggerimenti per la concettualizzazione e la misurazione delle competenze digitali dei minori; indicazioni concrete, basate sui dati raccolti nelle fasi precedenti del progetto dai team della ricerca empirica, da sottoporre al legislatore europeo e ai policy makers.
Davide Cino ha concluso la prima parte del convegno presentando un kit educativo per le istituzioni. Il kit, progettato per promuovere una maggiore consapevolezza sulle competenze digitali, può essere utilizzato da insegnanti ed educatori per promuovere la riflessività degli studenti rispetto alle competenze digitali. Il kit, disponibile gratuitamente online, è composto da due parti:
- valutare, questa sezione aiuta gli studenti a valutare le proprie competenze digitali in modo oggettivo e consapevole;
- mettere in pratica, questa sezione fornisce agli studenti attività e spunti di riflessione per mettere in pratica le conoscenze acquisite e migliorare le proprie competenze digitali.
La conferenza si è conclusa con una tavola rotonda moderata dal professor Piermarco Aroldi, finalizzata a promuovere l’applicazione pratica dei risultati della ricerca.
Manuela Mantra, Vice Capo Unità “Accessibilità, Multilinguismo e Safer Internet” della Commissione Europea, ha illustrato le diverse iniziative promosse dall’UE per favorire l’acquisizione delle competenze digitali. L’obiettivo è di raggiungere 20 milioni di esperti nell’ICT entro il 2030. L’UE fornisce anche supporto finanziario agli stati membri, in particolare con il programma “Digital”. In aggiunta, presenta le caratteristiche principali del “EU Better internet for kids strategy” (BIK+) e il Digital Service Act.
Vichi De Marchi di Save the Children ha presentato i dati raccolti nell’Atlante dell’Infanzia. Ha sottolineato l’importanza della cittadinanza digitale e dei diritti dei bambini, facendo riferimento al progetto “Connessione Digitale” realizzato in collaborazione con il Cremit.
Barbara D’ippolito, del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ha illustrato il progetto Generazioni Connesse – Safer Internet Center – SIC, un’iniziativa che mira a promuovere la sicurezza e l’uso responsabile del digitale tra bambini e ragazzi. Il progetto offre supporto agli istituti scolastici, forma i docenti e informa genitori e studenti sui rischi e le opportunità del web. Generazioni Connesse si basa su un approccio metodologico innovativo che tiene conto delle diverse esigenze dei destinatari. Il progetto è curato da Cremit. L’intervento di Barbara D’ippolito ha sottolineato l’importanza di educare i cittadini digitali di domani, fornendo loro gli strumenti necessari per navigare in rete in modo sicuro e consapevole.
Infine, il Comune di Milano, rappresentato da Elisabetta Dodi, ha presentato il progetto LABZEROSEI, mentre il Garante per l’Infanzia, Silvio Premoli, ha enfatizzato l’importanza di affrontare il problema della povertà per assicurare che gli sforzi nel settore delle competenze digitali siano efficaci.
Rassegna stampa:
Le competenze digitali di tipo relazionale aumentano il rendimento scolastico, Secondo Tempo, 2 febbraio 2024
XIV Atlante dell’Infanzia di Save the Children, il contributo del Cremit
Il kit di Generazioni Connesse: schede operative, pillole teoriche e il metodo EAS
Percorsi formatovi Cremit, Lab Zero Sei