Leonardo Gaviglio e Matteo Paderni, I.I.S. “L. Einaudi” – Chiari (BS)
Nel XXI secolo si è assistito ad una progressiva democratizzazione del sapere, con una diffusione pressoché inarrestabile dei flussi informativi tra persone di ogni estrazione sociale, culturale e geografica.
La nascita dei social media ha dato una spinta ulteriore, permettendo a chiunque di diventare un “informatore”, L’accesso alle piattaforme di comunicazioni è aumentato in maniera esponenziale dura te la pandemia e, di conseguenza, è cresciuto anche il numero di utenti esposti non solo agli innumerevoli vantaggi, ma anche alle criticità della rete. Questo è accaduto in una finestra di tempo contratta, si pensi ad esempio che a febbraio 2022 facebook.com registrava ben 1,929 miliardi di utenti attivi giornalmente sulla piattaforma, per la prima volta in leggero calo dopo 18 anni – da 1,93 miliardi del mese precedente (fonte: wired.it).
Ecco l’altra faccia della medaglia: essendo cresciuto il numero di persone connesse alla rete, si è reso sempre più necessario lavorare su quella che oggi è denominata “alfabetizzazione digitale”, sempre più cruciale nel bagaglio delle competenze di ogni cittadino.
Proprio a questo proposito, nell’ultimo decennio l’Unione Europea ha speso molte energie. Il progetto Erasmus+ Check&Design: digital information literacy and cooperative learning at school”, co-finanziato dall’UE, va in questa direzione attraverso due fasi. La prima corrisponde ad un corso MOOC sull’alfabetizzazione digitale – erogato tramite la piattaforma eduopen.org – che ha coinvolto più di 130 studenti da 5 Paesi dell’Unione Europea: hanno partecipato studenti di Bydgoszcz (Polonia), Bareiro (Portogallo), Zaragoza (Spagna) e Budapest (Ungheria), oltre che agli studenti dell’I.I.S. “L. Einaudi” sito in Chiari, Brescia. La seconda faseha riguardato, invece, la costruzione di un e-book sulla Città di Milano come Eurocity, sfruttando le conoscenze e competenze apprese durante il corso di cui sopra.
I contenuti del MOOC, erogati in lingua italiana ed inglese – realizzati con il contributo sostanziale del CREMIT- sono stati organizzati in cinque moduli:
1. Media & News
2. Algorithm
3. Search
4. Copyright
5. Source
Ogni lezione ha previsto delle videolezioni – molto ricche di informazioni, talvolta estremamente – e delle e-tivity, ovvero delle attività da finalizzarsi digitalmente come la realizzazione di contenuti digitali, oppure la ricerca di informazioni secondo criteri e procedure particolari.
I risultati di queste attività sono stati poi condivisi su un forum dedicato, presente sulla piattaforma EduOpen: ricordiamo ad esempio le nostre “schede di presentazione” e quelle degli altri studenti condivise ad inizio del corso, o ancora il processo di creazione di un meme sui comportamenti da tenere durante una ricerca di informazioni su Internet.
Per come erano strutturate, le attività digitali proposte dal corso Check&Design sono state capaci di stimolare sia la creatività del singolo e la riflessione sui temi affrontati, sia lo spirito di cooperazione come perno del cooperative learning, aspetyo centtale nella creazione dell’e-book.
L’attività che, per molti studenti è risultata più interessante, ma allo stesso tempo complessa ed impegnativa, è stata proprio quella volta alla realizzazione del libro digitale – interamente in lingua inglese.
Nella sua creazione si è pensato di dividere il lavoro in capitoli e di associare ad ognuno di questi, dopo aver tracciato una breve descrizione della città, alcuni dei temi e dei fattori rendono il capoluogo lombardo un centro urbano di rilevanza non solo nazionale, ma anche europea.
I cinque capitoli sono nello specifico:
• Sostenibilità (Sustainability);
• Trasformazione digitale (Digital transformation);
• Gestione del tempo (Modern management of time);
• Cultura (Culture);
• Le politiche di coinvolgimento dei giovani nei processi decisionali (Policies for youth involvement in decision-making process).
Ogni classe interessata ha lavorato su una o più tematiche con un approccio meticoloso, volto non solo alla creazione di un interessante contenuto finale, ma soprattutto alla messa in pratica dei consigli e dei suggerimenti raccò kit durante il corso MOOC.
Nella fattispecie, sono accorsi in aiuto i differenti criteri di valutazione delle informazioni e anche i parametri di ricerca differenziati.
La realizzazione dell’e-book non è stata tuttavia semplice: per buona parte di noi studenti è stata un’attività first of a kind, una prima volta.
Nonostante tutto, proprio grazie alle informazioni acquisite durante le lezioni sui temi quali la ricerca, le fonti di informazione e il diritto d’autore, abbiamo incontrato tematiche molto significative e abbiamo lavorato su competenze per la creazione dei contenuti. Il lavoro finale sembra aver soddisfatto le aspettative dei promotori.
Ulteriore fattore che ha favorito la buona riuscita del libro digitale, non senza attriti iniziali, è stata la divisione in piccoli gruppi di lavoro, con l’assegnazione di un ruolo a ciascuno dei componenti, come i numerosi ingranaggi di un macchinario.
Le cariche sono state:
• Leader, con il compito di dispensare le istruzioni per la corretta esecuzione del lavoro;
• recorder e material collector, con il compito di ricercare, analizzare e trascrivere le informazioni necessarie per il lavoro;
• speaker, con il compito della comunicazione non solo con i docenti ma anche con gli altri gruppi di lavoro per aggiornare ed essere aggiornato sulla prosecuzione delle attività;
• time keeper, con il compito di far rispettare le scadenze;
• revisor, con il compito di controllare che le informazioni fossero corrette e che fosse stato svolto un buon lavoro.
Le difficoltà non sono mancate affatto, anche pensando all’inesperienza per alcuni e alla comunicazione di istruzioni non sempre chiare. Altro fattore che ha sollevato qualche piccolo aspetto critico è stata la ricerca e la traduzione delle informazioni in lingua inglese.
La realizzazione di questo e-book ha visto tutti gli studenti e i docenti coinvolti dedicare moltissimo del loro tempo e impegno e pertanto il positivo recepimento dell’elaborato da parte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e di altre realtà territoriali – Maestri del Lavoro, Polizia Postale, Comune di Chiari – è dimostrazione del riconoscimento verso gli sforzi e le competenze dei giovani, a patto che queste vengano adeguatamente stimolate.
Per approfondire:
- Check & Design Start Up, CREMIT
- Online disinformation and remote learning through digital textbook creation in schools. A new European challenge for Cremit, CREMIT
- Erasmus Plus, CREMIT
- CHECK& DESIGN: A TRANS-NATIONAL CO-DESIGNED MOOC, CREMIT
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