Ambienti di apprendimento digitale Workshop del convegno nazionale “Cultura digitale”

di Stefano Pasta

Ambienti di apprendimento digitale Workshop del convegno nazionale “Cultura digitale”



In questo Workshop sono state condivise 4 esperienze.
L’IC di Loreto Aprutino con “Il Pensagramma” pone l’importanza all’educazione all’informazione perché i ragazzi fin dalla scuola dell’infanzia attraverso l’I-Theatre sono coinvolti in un processo di lettura/scrittura costante fino a giungere alla scuola secondaria dove l’output consiste nella realizzazione del Pensagramma, giornale scolastico attraverso il quale i ragazzi imparano a riflettere, a motivare le loro idee e ad esprimersi in modo più efficace, competenze che li aiuteranno a sviluppare spirito critico in Rete.

 

IC Voltri1 di Genova progetto “Tecnoclasse” (classi con il tablet) presenta 8 esperienze didattiche realizzate su diverse discipline, citiamo alcuni esempi: i ragazzi per lo studio delle proporzionalità analizzano una ricetta di cucina per poi arrivare al dosaggio di un farmaco; realizzano un cartone animato per comprendere la respirazione cellulare. Interpretano la danza di Matisse formando un “quadro vivente”, drammatizzano un salotto parigino del Settecento per capire i principi dell’Illuminismo. Punto fondamentale è utilizzare la tecnologia nella didattica utilizzando metodi attivi (ne è un esempio l’EAS).

Progetto “Bambino Autore” non realizzato da una scuola, ma da una Rete di Scuole prevede che i bambini delle classi coinvolte costruiscano in modo cooperativo una storia interagendo online con bambini di altre classi. Si comprende subito come l’ambiente di apprendimento possa essere visto come un vero e proprio spazio di interazione sociale in presenza e collaborazione a distanza dove il bambino apprende a muoversi e comunicare in diverse modalità.

 

L’IC Guglionesi (Campobasso) è una scuola che dal 2015 fa parte della Rete di scuole delle Avanguardie Educative, avendo adottato il TEAL – Technology Enhanced Active Learning, Un metodo di insegnamento capace di coniugare didattica attiva e utilizzo della tecnologia in setting d’aula estremamente flessibili capaci di adattarsi alle esigenze didattiche degli insegnanti e degli studenti. Vengono raccontate alcune esperienze didattiche basate sul Problem Based Learning documentate nel portale http://tealguglionesi.blogspot.com/

Livia Petti

Univ. Cattolica del Sacro Cuore
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